All or nothing at all. Riassorbite le dolorose ecchimosi interiori – residuato della negativa trasferta sul campo del Cittadella – le Tose rossoblù si apprestano a tornare on stage nel cuore della Città della Vittoria per affrontare, nel secondo spareggio salvezza consecutivo, la Roma Calcio Femminile terzultima in classifica e a propria volta alla disperata ricerca di punti per emergere dai bassifondi della graduatoria cadetta.
A secco di successi ormai da dieci incontri, Coppa Italia compresa, la compagine guidata da mister Diego Bortoluzzi è pronta a cercare perlomeno di far valere la legge del Barison al cospetto di un’avversaria sinora a secco di risultati pieni lontano dalla comfort zone capitolina. Tra le proprie mura amiche, sorvegliate dall’effige della Mafalda, le vittoriesi sono infatti imbattute con 3 vittorie e 4 pareggi – comprese la vittoria in Coppa a Fregona sul Cittadella e il punto conquistato a Colle Umberto con la Riozzese – su 7 incontri sin qui disputati.
A meno di 48 ore dall’importantissima disfida contro le giallorosse, sconfitte nel match d’andata al “Certosa” di Centocelle, sentiamo dallo storico “Faldin” rossoblù Monica Furlan che aria si respira nel miocardio della changing room delle Tose.
Lo scivolone a Grantorto, sul campo del Cittadella, vi ha visto per la prima volta k.o. per due domeniche di fila in campionato. La voglia di rivalsa di sicuro non vi manca.
In questo momento dobbiamo sicuramente trasformare la rabbia e il dispiacere per le ultime sconfitte in campionato in grinta, energia positiva e massima voglia di far vedere davvero e finalmente chi siamo. Riconoscere i propri errori è difficile, correggerli con umiltà ancora di più. La squadra comunque è pronta a non tirare indietro la gamba e tornare a giocare al Barison ci sarà sicuramente d’aiuto.
Dalla partita di domenica mi aspetto di vedere una squadra nella quale ognuna sia capace di dare una mano ad ogni singola compagna ed essere a disposizione di tutte, un gruppo dove ciascuna sia di incoraggiamento alle altre. Non possiamo e non vogliamo assolutamente mollare, il riscatto e la grinta devono influenzare unicamente in modo positivo il gioco e saranno ingredienti necessari contro una squadra che, a maggior ragione, avrà sete di riscatto dopo la sconfitta dell’andata.
Sei una delle giocatrici più rappresentative e presenti anche in questa stagione con la maglia rossoblù, cosa rappresenta per te questa decima stagione in maglia Permac?
Devo ammetterlo, talvolta non è semplice gestire le energie e trovare gli stimoli giusti per continuare a macinare chilometri sul campo, ma personalmente vedere la Mafalda sulla maglietta prima di entrare in campo mi emoziona e mi fa ritrovare le giuste motivazioni per scendere in campo e lottare. Ci sono molte persone, dietro al nostro simbolo, che credono in noi e lavorano o hanno lavorato per creare questa realtà e permetterci di coronare il nostro sogno con il pallone tra i piedi.
Credit Photo: Permac Vittorio Veneto