Esattamente un girone fa, al termine del primo giro di boa nella stagione d’esordio in serie cadetta, il La Saponeria Pescara chiudeva le fila del Gruppo B con il solo punticino conquistato impattando a domicilio con la Federazione Sammarinese. Quattro mesi dopo, la formazione abruzzese si prepara all’ultimo impegno del suo campionato con la vivida speranza di mantenere la categoria, visti i 12 punti raggranellati in altrettanti match e il relativo +3 sul Gordige ultimo in graduatoria. Il vantaggio non può essere del tutto rassicurante per le ragazze di mister Paolo Silverio, artefice dal suo arrivo a febbraio della rinascita pescarese, perché in caso di successo casalingo delle veneziane nel difficile impegno contro il Padova servirebbe uno spareggio a determinare la retrocessa del Girone. Sentiamo dunque dalle parole del capitano abruzzese Ludovica Fiorenza come le ultime avversarie stagionali delle Tose si stanno preparando alla lunga risalita lungo la dorsale adriatica verso la Città della Vittoria.
Con un girone di ritorno davvero importante siete riuscite a lastricare la strada per giocarvi una salvezza che dista 90′ e che sembrava insperata dopo l’andata. Qual è stato secondo te il punto di svolta della stagione?
Spesso abbiamo subito risultati troppo severi per quelle che realmente sono le nostre potenzialità, il 6-1 contro la Virtus a Padova nella gara d’andata è stato difficile da accettare e ci ha fatto molto male. Il punto di svolta, a mio avviso, è stato non accettare più certi risultati, certe sconfitte brucianti nei modi e nel punteggio. Sentivamo di poter e voler dare molto di più perchè avevamo quella scintilla nelle gambe,nella tecnica e nel gioco. Forse ci mancava nella testa e sicuramente la prima vittoria stagionale ha contribuito a smuoverci dentro.
Domenica a Vittorio Veneto affronterete una squadra che vive una situazione particolare dopo la sconfitta a Padova. Padova che a Cavarzere affronterá proprio il Gordige, alla disperata ricerca di un successo per rimanervi attaccate.
Presumo e mi aspetto un Vittorio Veneto con voglia di dimostrare le proprie qualità, orgoglio, senso di appartenenza e desiderio di esprimere il gioco del calcio. Il Permac è stata una delle dominatrici del campionato e per noi avere la possibilità di giocarci la salvezza all’ultima di campionato, anche se è un campo difficile, già è una vittoria non da poco. Dall’altro canto il Gordige chiaramente non lascerà nulla di intentato, entrerà per portarsi a casa i 3 punti come anche il Padova, squadra coriacea. Noi pensiamo alla nostra partita, scenderemo in campo per giocarcela a viso aperto e concludere degnamente il nostro percorso.
Al di là dei verdetti che saranno sanciti al 90′ dall’aritmetica, come valuti complessivamente la vostra stagione da matricole e la forza del gruppo abruzzese?
Questo campionato era assolutamente di un livello superiore rispetto alle nostre aspettative.Ci portiamo dietro da questa straordinaria esperienza la consapevolezza di potercela fare, di poter crescere, di poter acquisire il giusto approccio alla partita e alle tensioni, caratteristiche che forse all’inizio ci sono mancate.La nostra è una squadra giovane, anche se io sono una veterana, e molte hanno affrontato la loro prima volta in una categoria importante. Il margine di crescita è ampio, c’è voglia di restare e guardare avanti. La vittoria più grande è essere sempre state un vero gruppo, ci abbiamo creduto e ci crediamo fino alla fine, nonostante le difficoltà.Senza la nostra unione, vera protagonista, l’impresa di giocarci la salvezza non sarebbe mai stata possibile.
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