Il Trento Calcio Femminile comunica di aver affidato, per la stagione sportiva 2023/2024, il ruolo di direttore sportivo e team manager al sig. Libero Pavan.
Per Pavan si tratta di un ritorno in gialloblu: dopo un passato sul rettangolo verde come portiere in varie selezioni fino alla prima categoria, prosegue la carriera nei panni di allenatore all’FC Adige allenando tutte le giovanili e arrivando in prima squadra, per poi continuare l’esperienza professionale in altre selezioni del territorio. Nel 2017 approda quindi al calcio femminile allenando il Trento Clarentia per tre stagioni consecutive, per poi tornare al maschile nell’ambito del progetto universitario UniTeam.
La società rivolge a Libero Pavan i migliori auguri di buon lavoro, a capo dell’area sportiva del Club gialloblù.
Le prime dichiarazioni del neo direttore sportivo e team manager gialloblu:
“Quando sono stato contattato dalla società ho accettato molto volentieri di tornare in gialloblu, sebbene rispetto al passato il mio ruolo oggi sia diverso. Ho trovato un ambiente molto diverso, vista l’evoluzione degli ultimi anni, ma sempre uguale nell’accoglienza che definirei famigliare. Le aspettative non possono che essere grandi e dobbiamo tendere ad un innalzamento ulteriore dell’asticella: la vera sfida sarà farlo mantenendo quella solidità e quell’equilibrio che ci hanno sempre contraddistinto. Questo perché abbiamo una responsabilità nei confronti delle 150 atlete che credono nella nostra realtà e che hanno bisogno di noi per coltivare la loro passione per il gioco del calcio. In quest’ottica la prima squadra dovrà risultare sempre più professionale e attrattiva, facendo sì che tutte le bambine e le ragazze che affollano i campi trentini coltivino dentro di sé il sogno di poter indossare un giorno la maglia gialloblu e di rappresentare il calcio femminile trentino. Guardando alla prossima stagione, dovrà essere di consolidamento e di sviluppo di un progetto che rilanci la nostra rosa e riporti l’entusiasmo acceso nel campionato cadetto appena concluso”.