Derby emozionante quello vissuto in Serie B questo weekend, fra Lazio e Res Roma VIII. Parte sicuramente meglio la Res, che chiude il primo tempo in vantaggio per 1-0, salvo poi nella ripresa uscire tutta la qualità delle biancocelesti, che hanno chiuso l’incontro su un importante 5-1. Queste le dichiarazioni di Gianluca Grassadonia, tecnico della formazione laziale, ai cronisti presenti nel post gara:
“Con la Res era importante vincere. Le ragazze sono state brave nel secondo tempo, molto molto meno brave nel primo dove sicuramente non abbiamo avuto un buon approccio in cui si sono complicate troppo la vita. È stato sicuramente il peggior primo tempo dall’inizio della stagione, lo sappiamo e l’abbiamo capito. Comunque brave, per la seconda trasferta consecutiva andiamo in svantaggio nel primo tempo e poi la squadra reagisce e riesce a vincere la partita. Sono segnali di una squadra che deve lavorare tanto e ancora non ha acquisito quella mentalità giusta. Ci sono troppi cali di tensione, il lavoro è tanto da fare ma ci prendiamo i tre punti e ce li portiamo a casa”.
“Quando magari inconsciamente subisci la partita e pensi che sia facile, succede che in pratica non siamo scese in campo e loro erano pronte a travolgerci in ogni situazione. Eravamo sempre in ritardo, siamo state distratte su tante situazioni e poi ci siamo innervosite. Primo tempo pessimo. Poi sono ragazze intelligenti, hanno capito che sarebbe stato difficile fare peggio del primo tempo e nel secondo tempo sono scese in campo con un piglio diverso e un’aggressività diversa. Bisogna fare loro i complimenti perché non è facile perdere il primo tempo 1 a 0 e poi vincere 5 a 1. Sono segnali che lasciano riflettere, ma dimostrano che la squadra ha materiale per lavorare”.
“L’importanza della sosta? Abbiamo perso anche la Gomes che ha una frattura al naso, Popadinova ha ancora qualche problemino ai flessori. La sosta arriva al punto giusto perché in questo mese e mezzo la squadra ha speso tante energie. Mi rendo conto che le pressioni su queste ragazze ci sono e bisogna essere bravi a gestirle se si vuole crescere. Oggi abbiamo peccato dimostrando che non siamo ancora maturi, di tempo ce n’è per migliorare. Oggi la squadra ha vinto, ma non abbiamo fatto bene. È una squadra intelligente che capisce i suoi limiti e lavora con grande applicazione.”