Mariano Ventrella per calcioinrosa.it ha intervisto Jenny Piro, centrocampista di collaudata esperienza ed affidabilità, nuovo colpo di mercato della Riozzese Como.
Ciao Jenny, quali i motivi del tuo passaggio alla Riozzese Como ?
“Ho fatto una scelta sicuramente di testa e non di cuore, avevo bisogno di nuovi stimoli e sfide vestendo una nuova maglia e sposando un nuovo progetto, con un occhio alla vita personale lavorativa imprescindibile dal calcio”.
Obiettivi personali e di gruppo
“Sarà scontato e banale ma io ancora, anche a 37 anni, spero di migliorarmi, ed il miglioramento passa sempre dal cambiamento, dal rimettersi in gioco e dalle sfide che ci si presentano davanti. Ho ancora tanto da dare ed aiutare il Como per la scalata alla massima serie è qualcosa che mi stimola. Direi che gli obiettivi personali coincidono con quelli di gruppo, cioè la promozione”.
I ricordi più belli vissuti a Bari
“Porterò Bari sempre nel mio cuore, sono stati sei anni bellissimi ma sicuramente due momenti sono da incorniciare : il primo è indubbiamente la vittoria allo spareggio nel campionato di Serie B nell’anno 2016/2017, e come qualsiasi finale che si rispetti, trionfare ai rigori ha sempre un sapore ancora più bello. L’altro è il mio primo gol alla Juventus sul mio campo a Bitetto, l’emozione di aver fatto esultare circa 2000 persone e quel boato sono incisi nel mio cuore, i tifosi a Bari sono sempre stati quel quid in piu”.
Hai un procuratore ?
“Si, il mio procuratore è Luca Grippo, è con me da settembre e devo ringraziare lui per aver portato al termine questa trattativa. I vantaggi ovviamente sono svariati, è importante avere accanto una persona che crede in te e che tuteli i diritti di una calciatrice soprattutto in un momento in cui il calcio femminile cambia pelle rapidamente.. Io penso a giocare e dare tutto, lui a farmi stare bene”.
Prime sensazioni del nuovo ambiente
“Sicuramente il cambiamento climatico (scherzo )… Beh mi sono trovata bene sin dal primo istante, ringrazio le ragazze e lo staff per avermi accolta nei migliori dei modi, ma soprattutto ringrazio il presidente Verga per aver creduto in me e per avermi dato fiducia… Lui ha messo in moto questa grande macchina chiamata Como e sono felice di poterne far parte”.
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