Ormai archiviato nel faldone dei ricordi il primo – lungo e a tratti dissestato – tratto di selciato sportivo stagionale, le Tose si affacciano al Girone di Ritorno occhieggiando il primo dei tre autentici spareggi salvezza con cui tentare di dare nuova linfa ad una regular season complicatasi follemente sotto il profilo psicologico, prim’ancora che sul piano meramente statistico. Sconfitto con punteggio a doppio scarto in entrambi gli happening casalinghi tra Campionato e Coppa Italia, il Lady Granata Cittadella si presenta dal canto suo all’appuntamento dal sapor di derby bramando il sorpasso in classifica proprio sulle rossoblù vittoriesi, anche e soprattutto per evadere più rapidamente possibile dalle pericolosissime sabbie mobili della zona playout nei bassifondi della graduatoria cadetta.
A caccia della più impattante terapia elettroconvulsivante possibile, a metà tra le contemplabili oscillazioni da lavagna tattica e gli insondabili meccanismi dei personalissimi ingranaggi cognitivi, Mister Diego Bortoluzzi rimescola pienamente le carte all’interno del proprio mazzo declinando un 4-2-3-1 dalle sfumature tecniche a prima vista tutt’altro che banali. A difendere la garitta rossoblù si erge, Cometa di Halley per l’intero reparto, la numero 1 Giulia Reginato, capoclasse del quartetto difensivo composto dalle vedette centrali Michela Martinelli e Giada Tomasi e dai riferimenti esterni Gloria Frizza e Monica Furlan. A centrocampo, il reparto washing machine del gioco rossoblù è affidato al duo formato da capitan Laura Tommasella e Valentina Foltran, con gli esterni alti fast & furious Flavia Devoto – al primo gettone dal fischio d’inizio, dopo la buona prestazione offerta nei secondi 45′ a Napoli – e Karin Mantoani chiamate a suonare la carica lungo le cruciali corsie offensive. In avanti, Maria Zuliani diventa così il primo riferimento, per centralità d’azione e di ruolo, alle spalle dell’Ingegner-Pivot Adriana De Martin, chiamata nuovamente a compiti pervasi di grande sacrificio e abnegazione oltre la pura ricerca di un lampo in zona gol.
I primissimi giri di orologio al “Sant’Antonio” di Grantorto, a pochi chilometri dal capoluogo patavino, evidenziano la più ridondante delle trame possibili vista la (a dir poco) pregiatissima posta in palio: squadre bloccate, gioco poco fluido su entrambi i fronti e, di conseguenza, occasioni con il contagocce da una parte e dall’altra. Il primo autentico squillo della domenica calcistica è di marca granata e si materializza in prossimità del primo quarto d’ora di gioco: Peruzzo, decentrata sul lato mancino al limite dell’area rossoblù, difende il pallone dal pressing di Tommasella ed esplode una conclusione di destro a scendere che termina non lontanissima dal montante sinistro della porta presidiata da Reginato. Tre minuti dopo prova a farsi vedere in fase offensiva anche il Permac, interessante il triangolo sull’asse Mantoani-Devoto seguito dal tentativo di destro della 24 vittoriese rimpallato da Peruzzo e successivamente bloccato dal portiere di casa Toniolo. Ai punti si fanno comunque preferire le ragazze guidate da coach Fabiana Comin, che dal 20′ in poi iniziano a prendere maggior coraggio e farsi vedere con una certa regolarità all’interno della zona rossa di matrice vittoriese. Al minuto 21 ci prova Zorzan, dopo un velo di Ponte su suggerimento di Rigon, ma la conclusione della numero 9 del Citta dai 20 metri veleggia decisamente lontano dai pali difesi da Reginato. Ben più significativo l’highlighttre giri di orologio dopo: il tracciante in orizzontale di Rigon verso il limite dell’area chiama in causa la bomber di casa Kastrati, abile ad eludere la pressione di Frizza e colpire di prepotenza verso la porta, con la sfera a baciare “maliardamente” la parte alta della traversa rossoblù. La reazione della Tose non sembra essere esattamente nelle corde del momento e così, al 26′, il Cittadella colpisce su palla da fermo, indirizzando con pervicacia l’inerzia della disfida sulle proprie frequenze: corner di Peruzzo da sinistra e Greta Ponte, liberatasi sul secondo palo dalla marcatura di Tomasi, è letale nell’incornare la sfera in buca d’angolo tra i guantoni di Reginato e il sostegno alla sinistra del portiere. Il più classico dei “gol dell’ex” risveglia solo in parte l’ardore agonistico delle Tose. Flavia Devoto, tra le più attive sul fronte rossoblù, alla mezz’ora lavora un buon pallone al centro per Foltran, poco lesta nell’armare il destro ma comunque reattiva nel servira la sfera all’indietro per Tommasella, la cui esecuzione schiacciata da fuori area si perde decisamente lontano dalla porta di casa. In chiusura di frazione è abile Maria Zuliani a soffiare il pallone al centrocampo patavino e a dar avvio al contropiede in collaborazione con Adri De Martin, il salvataggio di Peruzzo sulla numero 71 in maglia Permac vale la menzione d’onore alla numero 5 granata, decisamente la migliore delle sue.
La ripresa si apre a 22 in campo invariate e, come spesso già accaduto, con le Tose apparentemente shakerate dall’ira funesta espressa da mister Bortoluzzi durante la pausa di metà contesa. La prima occasione davvero interessante di marca rossoblù si palesa finalmente al minuto 53: Mantoani strappa la sfera a Saggion nel cerchio centrale di centrocampo e apre sulla sinistra per la galoppante Devoto, il cui personalissimo tentativo di rasoiata sul primo palo perlomeno costringe Toniolo ad esibirsi in una parata a terra degna del solitario mestiere di un estremo difensore. Meno di un minuto dopo, è ancora la numero 24 ospite di proprietà della Juventus a presentarsi alla conclusione di controbalzo dal limite dopo un’insistita azione corale vittoriese, Toniolo per la seconda volta risponde “presente” con sicurezza. L’illusione di un secondo tempo incerto nel punteggio e corroborante per il pubblico di fede Permac dura però appena 16′, il tempo che il Citta riprenda compatto il palline del gioco e, al 61′, centri il punto del 2-0, sorprendendo nuovamente l’intera retroguardia rossoblù su azione da calcio d’angolo. La precisa parabola confezionata, sempre dalla bandierina mancina, da Laura Peruzzo pesca questa volta a centro area la testa di Claudia Saggion, implacabile nell’impattare in avvitamento la sfera e spedirla al P.O. Box dell’incrocio dei pali alle spalle dell’incolpevole Ciuki Reginato. Colpito nuovamente al cuore nei propri piani di revanche, Mister Bortoluzzi al 67′ prova a sperimentare pure la terapia d’urto: dentro – tutte insieme – Greis Domi, Silvia Cimarosti e Ilaria Mella, in luogo di capitan Tommasella, Mantoani e Zuliani. Nei fatti, però, il Permac è già con la testa sotto la doccia con oltre 20 giri di lancette ancora da mettere a referto. Il Cittadella, dal canto suo, prima accarezza il punto del 3-0 al 72′ – scorribanda di Ponte a sinistra con traversone tagliato in mezzo, Reginato e Furlan in qualche modo si salvano su Meggiolaro – poi lo instagramma nel tabellino con grande pragmatismo al minuto 78: Pinna, entrata da pochissimo, è spietata nel controllare il pallone nel cuore dell’area rossoblù, mandare fuori giri Frizza e bruciare con una potente rasoiata sul secondo palo la sconsolata Reginato. L’esultanza da Baby Shark della centravanti di origine sarda certifica la definitiva deriva vittoriese al largo di un’altra domenica da zero punti in saccoccia e troppi cattivi pensieri annidati come malware nelle scatole craniche.
Resettare diventa così ancora di più doveroso e necessario, oltre che possibile. Perché le Tose sono gioia di vivere e di giocare a calcio, non certo la bruta copia vista nelle ultime settimane, a prescindere da ogni ragione contemplabile. Domenica al Barison arriva la Roma penultima in classifica, per un altro match da brividi, alla ricerca della vera garra e alla riscoperta di quel vero cuore rossoblù, che significa rappresentare una città che ha fatto la storia e onorare la memoria del Baffo, che da lassù guarda e protegge ma – se potesse – in questo momento si farebbe sentire eccome in mezzo alle Tose. Le sue Tose.
Photo Credit: Permac Vittorio Veneto