Esperienza breve ma intensa quella che a Settembre ha visto i rappresentanti della Federcalcio Sammarinese a Nyon, in occasione del workshop organizzato dalla UEFA e dedicato alle Associazioni più piccole in termini di dimensioni geografiche e popolazione. Una due giorni dedicata ad affrontare temi importanti, ma soprattutto aperta al confronto ed al dialogo, nell’ottica di uno scambio di opinioni ed esperienze sempre più valorizzato dagli organismi UEFA.
Andorra, Isole Faroe, Gibilterra, Liechtenstein, Lussemburgo e San Marino le sei Nazioni presenti, per discutere di Grassroots e crescita, in relazione alle nuove indicazioni provenienti dai monitoraggi effettuati negli ultimi due anni. La procedura prevede infatti che ogni 12 mesi le Federazioni compilino dei questionari inerenti a dati sui numeri delle persone coinvolte nel Grassroots, sulle strutture utilizzate, sui programmi implementati o in previsione di attuazione, e su una analisi SWOT circa le forze, debolezze, minacce ed opportunità.
Gli argomenti principali sono stati lo sviluppo del calcio Grassroots ed in particolare del calcio femminile, nella consapevolezza di poter fare ancora tanto in questa direzione, cercando di elaborare le migliori strategie che spesso nascono o si completano grazie agli scambi di buone pratiche tra le diverse associazioni.
Ogni Federazione ha partecipato con due rappresentanti, rispettivamente Responsabili del Grassroots e del Calcio Femminile. Per la FSGC Carlo Chiarabini e Valeria Canini, che hanno illustrato la situazione in essere a San Marino, i progetti realizzati e le idee di sviluppo futuro. Presenti anche i «mentori» di ciascuna associazione (per San Marino il Segretario del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC Vito di Gioia), ossia quelle persone che la UEFA nomina quali riferimenti esperti in grado di supportare il percorso di crescita.
La prima giornata è stata focalizzata sull’analisi delle singole situazioni di ogni paese, che ha mostrato particolarità singolari, in grado di alimentare un fruttuoso confronto in aula. Il responsabile UEFA dei servizi del Grassroots Frank Ludolph, ha voluto sottolineare l’importanza delle struttura tecnica e organizzativa dei dipartimenti di ogni associazione nazionale, ed ha quindi invitato i membri delle varie Federazioni a proseguire nel percorso di potenziamento necessario a rispondere alle nuove e sempre differenti esigenze.
La seconda giornata ha visto il WFDP (Women Football Development Programme) quale argomento principale. Partendo dalla disamina dell’evoluzione del calcio femminile in Europa, l’attenzione è caduta sulla presentazione del progetto #WePlayStrong e su nuove idee di sviluppo promozionale del calcio femminile, dedicate in particolare alle ragazze in età scolare 6-10 anni. Prezioso ed interessante il dibattito inerente il modello di studio SROI, ossia il ritorno sociale sull’investimento nel calcio, capace di evidenziare i vantaggi che la società ed il governo di un paese possono ottenere da un lavoro ancor più attento sul mondo del calcio.
I lavori sono stati caratterizzati da un clima di grande coinvolgimento, grazie alla professionalità del personale UEFA, capace di creare un ambiente favorevole al confronto ed alla discussione. Non mancano di certo i compiti a casa: la FSGC sarà chiamata nei prossimi giorni, al pari delle altre Federazioni presenti, ad elaborare un piano di partecipazione Grassroots, indicando quelle azioni operative annuali utili a perseguire gli obiettivi indicati lo scorso anno nel più ampio e generale Grassroots Plan.
Credit Photo: Federazione Sammarinese Calcio Femminile