Ultima fatica della stagione per le biancorosse che tenteranno di chiudere con una difficile vittoria in casa della capolista Florentia, già prima matematicamente con 73 punti. Sicuri che le toscane non regaleranno nulla, le ragazze di Belia proveranno ad ottenere i tre punti per cercare di superare il Torino, sperando in un passo falso di quest’ultimo contro il Romagnano. Arbitra Gabriele Pette di Bologna, coadiuvato dagli assistenti Fabio Maurello di Prato e Francesco Coco di Pisa. Calcio d’inizio alle ore 15 di domenica 13 maggio.
Con una sola gara dal termine del campionato può essere ormai già tempo di primi bilanci. Dopo un anno di alti e bassi la Grifo Perugia sta chiudendo al meglio con ottimi filotti che le hanno permesso quantomeno di risalire un po’ la classifica. Questo il pensiero del difensore Noemi Monetini, tra le ‘senatrici’ del gruppo nonostante la giovane età:
“Sicuramente potevamo fare di più. Purtroppo durante il corso del campionato abbiamo perso dei punti fondamentali che ci avrebbero fatto guadagnare una posizione più alta rispetto a quella che occupiamo al momento. La nostra è una squadra che sicuramente ha molta qualità, guardando anche i risultati ottenuti nelle ultime gare, rimane però un peccato non averlo dimostrato sempre.”
Il bilancio della stagione può essere quindi più positivo oppure negativo per quello che era l’obiettivo di partenza, il terzo posto?
“Indubbiamente l’obiettivo era più alto di quello che abbiamo alla fine ottenuto; è normale che si punti sempre al massimo, in ogni occasione, anche se sapevamo fin dall’inizio che il campionato non sarebbe stato per niente facile. Tutte le squadre sono più o meno di un buon livello; credo che alla fine quello che ha fatto la differenza, quello che ci è mancato, sono stati quei punti in più persi in gare importanti con avversarie alla pari e un po’ di continuità.”
La tua stagione personale come è stata invece?
“Personalmente penso di essermi tolta un po’ di soddisfazioni realizzando qualche rete per la squadra e giocando tutto sommato un buon campionato. Ho avuto qualche acciacco, ma penso sia normale durante la stagione avere qualche piccolo risentimento. Sotto il punto di vista tecnico-tattico rimango comunque dell’idea che si può, e si deve sempre migliorare.”
Torniamo invece alle ‘origini’. Come ti sei avvicinata la mondo del calcio? Come sei arrivata invece alla Grifo Perugia?
“Mi sono avvicinata al calcio quando avevo cinque anni; da allora non l’ho più lasciato, il calcio è uno sport, o meglio lo sport, che mi ha rapito il cuore. Ho iniziato a giocare dapprima nelle società vicino casa e poi, passando per l’A.S.D. Terni est, ho preso il volo per venire qui alla Grifo Perugia che ormai per me è una seconda famiglia ed un pezzo di cuore. Tutto questo grazie alla costanza e alla pazienza di mio padre che mi è stato accanto sin dall’inizio di questo lungo percorso, e che, insieme a me, ha fatto tanti sacrifici per farmi arrivare fin qui. Un enorme grazie va a lui.”
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