Ai suoi gol è legata la salvezza del Genoa Women. Alice Cama, monzese, trentuno anni, è con Alice Pignagnoli l’elemento di maggiore esperienza del gruppo che attualmente occupa la penultima posizione nel campionato di serie B nazionale. Capitano non per caso, vuole trascinare le compagne verso la salvezza. “Non ne voglio proprio sapere di retrocedere. In questo momento lo stato d’animo non è dei migliori, ma crediamo nelle nostre possibilità. E’ confortante che si riesca comunque sempre a trovare la via del gol. D’altra parte, però, dobbiamo buttare in campo maggiore determinazione, quella cattiveria sportiva che fa la differenza. A volte un pallone in tribuna non guasta”.
Il 2-5 di sabato scorso contro la Lazio non è facile da superare. “Avanti 2-0 ho pensato di finire in goleada. Non so dire cosa sia successo. Non si può prendere due gol e ritrovarci 2-2 in dieci minuti. Manca esperienza, subentra quasi la paura di vincere. Non penso sia una questione fisica, semmai mentale dopo le tante rimonte subite con Empoli, Cesena, Arezzo, Roma CF”. Come tecnico della Lazio ha ritrovato Manuela Tesse, sua ex compagna di squadra e grande esempio. “Nella mia esperienza di quattordici anni in serie A ho avuto tante compagne, ma nessuna come Manuela o Patrizia Panico Avevano un carisma eccezionale. Delle giocatrici vere, capaci di andare avanti senza trovare alibi. Nella Lazio ho ritrovato il suo spirito. Sotto 2-0 hanno reagito tutte insieme e vinto meritatamente. Manuela, come al solito, non è stata ferma un minuto. Le ha trascinate e guidate per tutta la gara”.
Adesso il calendario appare molto difficile, ma il Genoa Women è già riuscito a strappare due pareggi con il Ravenna, secondo in graduatoria, ed il Mozzecane. “Purtroppo non siamo la medesima formazione. Sei infortuni gravi in una rosa formata da diciannove elementi pesano tanto. All’andata eravamo al completo e potevamo disporre di maggiori alternative. Sono, però, convinta che non esistano in questo torneo gare perse in partenza, solo l’Inter fa un campionato a parte. I giochi non sono chiusi”. In avanti dopo l’infortunio della Ferrario è rimasta l’unica giocatrice di grande esperienza. “Otto reti sono un buon bottino, ma non bastano, se guardo la classifica. Zhanna è stata una perdita importante. Ha grande esperienza ed era una risorsa importante sui calci piazzati. Sicuramente poteva darci una grossa mano”. Per ribaltare il momento negativo servirebbe un risultato a sorpresa, magari un gol in rovesciata, la specialità del capitano. Nell’ultimo anno al Milan aveva fatto centro in questo modo in Coppa Italia contro il Brescia, addirittura dal limite dell’area, secondo Alice il gol più bello della sua carriera. La scorsa stagione si era ripetuta due volte, in questo campionato è ancora a secco. Dai bomber, provaci ancora. Per rovesciare i momenti negativi bisogna rischiare. Serve una rovesciata.
Credit Photo:Ramella Fazzari Fotografia