Domenica importante per la Freedom FC Women, che ferma sul 2-2 il Cesena dopo essersi portata addirittura sul doppio vantaggio. Al termine della partita, ai microfoni di Be.Pi TV, sono intervenuti sia il tecnico Michele Ardito, sia Beatrice Bruni, difensore classe 2004.
Per l’allenatore, il segreto è stato un dettame tattico: “Diciamo che la salvezza è anche forse più vicina, però è giusto aspettare quello che serve per festeggiare. Le ragazze sono state molto brave, hanno preparato questa partita in questo modo. Abbiamo affrontato il Cesena grande squadra (non dimentichiamoci quello che sta facendo), quindi complimenti a loro. È chiaro che probabilmente la sorpresa è stata con Martín abbassata nella linea di centrocampo, che non dava quindi riferimenti. E quindi riuscivamo a uscire con un 3-4-1-2 che secondo me è stato un po’ il giochino che abbiamo fatto bene e interpretato bene. Chiaro poi abbiamo subito il ritorno del Cesena, su due palloni che potevamo sicuramente gestire meglio, ma niente da dire alla mia squadra, che in fase di non possesso è stata quasi perfetta“.
Sul ritorno a Cesena: “È stata una bella emozione, sono stati due anni splendidi, quindi io ringrazio il Cesena per avermi dato questa opportunità. Mi ha fatto piacere salutare la società, ex giocatrici… ma il rapporto con loro è sempre stato ottimo, e quindi erano soltanto emozioni che ho vissuto man mano che ci avvicinavamo qui al campo di gara. Per me è stata una partita speciale“.
Bruni rimane sulla stessa linea, offrendo alcuni spunti interessanti: “In realtà noi l’avevamo preparata abbastanza bene nonostante le due partite sia contro il San Marino, che comunque avevamo anche quella preparata bene, poi si sa com’è finita. Forse c’è mancata quella voglia in più di prevalere contro una squadra come il Cesena, che comunque è fortissima da arrivare tra le prime quattro di questo campionato, che non è per niente semplice. Appunto noi lo sapevamo, e siamo arrivate qui con la voglia di conquistare quel puro che appunto ci serviva per la matematica salvezza. E tutto sommato, abbiamo giocato abbastanza bene. Con il 3-5-2 ci stiamo trovando bene, più che altro abbiamo trovato delle dinamiche tra di noi (“copro io, vai avanti tu”), cioè comunque abbiamo trovato quei meccanismi che in una difesa a tre devono appunto trovarsi, perché comunque è più difficile rispetto al solito, perché si è in tre contro te, e in questo caso io scendevo magari su Tamburini o Sechi. Noi puntiamo alla marcatura stretta, e ci stiamo trovando meglio“.