La lettera d’addio al calcio giocato di Francesca Salaorni, calciatrice storica e bandiera gialloblù che oggi giocherà la sua ultima gara.
Siamo ai titoli di coda. Ultimo atto. Ultimo capitolo. Ultimo. Siamo ai titoli di coda. Quante lotte per averti, quanto vorrei non abbandonarti. È un po’ che penso a questa lettera, a cosa scriverti. Ho cercato di rimandare, ho sperato che non fosse davvero arrivato questo momento. Quante cose che vorrei rivivere, quanti momenti che mi affiorano alla mente. Non tutti i miei pensieri arriveranno a te perché la mente è più veloce della mano e quindi tanti di loro andranno persi. Ma tu lo sai, per me sei stato tutto. Vorrei iniziare dicendoti grazie, grazie perché su quel campo mi sono sempre sentita me stessa, perdutamente innamorata di te. Compagno di viaggio e di numerose avventure. Mi hai conosciuta che ero bambina, siamo cresciuti insieme fino a viverlo come un lavoro. Grazie perché mi hai insegnato cos’è il sacrificio e il coraggio. Abbiamo sognato tanto, e ci siamo tolti anche soddisfazioni. Grazie perché mi hai insegnato a non accontentarmi mai, con ambizione e umiltà. Ci siamo fatti male, più e più volte, e quanto abbiamo pianto. Ma ci siamo sempre rialzati. Lontana da te non ci volevo stare. Che bello avercela fatta! Grazie perché mi hai insegnato a lottare, a far fatica, a non mollare. Abbiamo scelto di lottare sempre per la stessa maglia, abbiamo creduto in certi valori e abbiamo cercato di trasmetterli a tutti coloro che abbiamo incontrato lungo questo viaggio. Grazie a tutte le mie compagne di squadra, gli allenatori, i fisioterapisti, i dirigenti e i presidenti. Grazie perché hai permesso la crescita di legami importanti nella mia vita. Essere stata capitano è stato onore e responsabilità. Grazie perché non mi hai fatto mai mancare la passione e la gioia. Sono orgogliosa di averti dato ventuno anni di amore. Ed ora, non c’è salvataggio sulla linea che tenga. Fine dei giochi. È arrivato il momento di salutarci. Ultimo tackle, ultima spallata, ultima incornata. Un’ultima partita per viverti fino in fondo. Non ti preoccupare, non avrò divisa e scarpini ma troverò un modo per viverti ancora da vicino, con gli stessi occhi e lo stesso spirito di quella bambina.
Francesca Salaorni
“E certo che la vita è strana. Cammino e ti ritrovo qui. Sei sempre tu ma sei cambiata. Il tempo vedi fa così. Tu sai cosa a me mi calma. E se sto in piedi lo decidi te”