Il lavoro del DS Ivan Zannoni procede a tamburo battente. Dopo Kunisawa, Labate e Beil, il quarto colpo della San Marino Academy è Melissa Nozzi. Di ruolo difensore centrale, abruzzese, classe 1997, l’ex Pescara e Chieti segnò un gol alla San Marino Academy nel marzo 2019, ad Acquaviva, quando indossava la maglia del Bologna.
Nel suo curriculum ci sono esperienze con le Nazionali giovanili italiane, soprattutto l’Under 17. Ma anche una stagione in Serie A, con il Chieti, quando era poco più che maggiorenne. “Sono davvero emozionata all’idea di iniziare questa nuova avventura – afferma la neo Titana – Non mi aspettavo la chiamata di una squadra di Serie A, dal momento che venivo da due stagioni in C. Ho tanta voglia di fare e dimostrare. In un certo senso rivivo alcune delle sensazioni che provai quando andai in Serie A con il Chieti. Prima di noi, nessuna squadra in Abruzzo aveva mai raggiunto un livello tanto elevato. All’epoca avevo davanti a me due giocatrici forti e di esperienza, due autentici pilastri. Stavolta spero di ritagliarmi più spazio.”
Predilige il ruolo di difensore centrale, Melissa, anche se la versatilità non è un concetto a lei alieno: “Negli anni, soprattutto a Chieti, mi sono adattata a ricoprire vari ruoli. Ma se mi si chiede quale sia la posizione che sento più mia, rispondo senz’altro il centro della difesa.” In casa biancoazzurra, ormai è cosa nota, risuona un mantra che recita così: la fatica batte il talento. “Un concetto in cui mi ritrovo perfettamente. – concorda Melissa – Se dovessi descrivere me stessa in poche parole, direi che sono più costante che talentuosa. Credo fortemente che con il lavoro si possa superare sé stessi ed arrivare lontano.”
Gli incroci del passato con la San Marino Academy, per lei, raccontano di due sconfitte di misura (era il campionato di Serie C 2018-2019) ma anche di un gol segnato ad Acquaviva, vanificato poi da un rigore trasformato da Baldini nei minuti di recupero. “Sia all’andata che al ritorno la San Marino Academy mi ha dato l’impressione di una squadra che non molla mai. Magari non c’era un’individualità che spiccava sulle altre, però si capiva che l’unione, in casa loro, faceva davvero la forza. Al ritorno riuscii a pareggiare i conti, ma solo momentaneamente: loro non mollarono la presa e nel finale ci fecero il 3-2.”
Credit Photo: Federazione Sammarinese Calcio Femminile