Al termine della vittoria per 1-0 di domenica scorsa sul campo della Freedom, il tecnico Fabio Ulderici – Chievo – è intervenuto ai microfoni di Be.Pi TV, in cui si è concesso una lunga disamina sull’incontro, oltre ad un punto della situazione al termine del girone di andata.
“È stata una partita che sapevamo difficile, venire a giocare in questi campi non è mai facile, poi in settimana loro hanno anche cambiato allenatore, e diventa sempre più complicato perché ci sono stimoli nuovi. E questo lo sapevamo fin dall’inizio, abbiamo fatto secondo me un bel primo tempo, dove siamo riuscite a giocare, a comandare il gioco. Fino a quando siamo riuscite a fare quello, secondo me abbiamo fatto un’ottima partita, poi invece nel secondo tempo secondo me abbiamo fatto una brutta gara, perché la partita è diventata sporca, è diventata non quella del primo tempo, e in quei casi lì dobbiamo essere più brave a capire che gara è, e a modificare il nostro modo di giocare e a stare in gara. Se c’è da battagliare, bisogna farlo, perché poi molte volte capita così. Era già capitato a Bologna che poi al 94′ abbiamo preso il gol dell’1-1, oggi c’è stato un calcio di rigore che è stato fallito altrimenti sarebbe stato 1-1. Però io penso che al di là del risultato, la grande difficoltà che abbiamo trovato oggi è stata proprio quella di stare in una gara che, quando è cambiata, non ci ha visto all’altezza della situazione. Però io continuo a sottolineare l’importanza di alcuni fattori. Oggi (domenica, ndr) nella formazione iniziale avevamo un portiere 2003, un difensore laterale 2004, in mezzo al campo una 2005, davanti due 2003 e una 2004. Quindi quando hai 6 giocatrici su 11 dal 2003 in giù, e poi consideriamo i cambi nel secondo tempo, su 4 cambi che abbiamo fatto, tre sono stati una 2003, una 2004 e una 2005. È chiaro che quando le partite diventano sporche magari li puoi trovare qualche difficoltà in più. Però penso anche che il peso specifico del lavoro che noi facciamo debba essere paragonato al peso specifico di una squadra che magari sta davanti. Perché? Perché quando magari sei prima o seconda con delle giocatrici di categoria superiore, il peso specifico e il valore di quel lavoro secondo me è lo stesso di una squadra che in quel momento è settima o ottava in classifica, e che magari ha 23 punti con sei ragazze dal 2003 in giù. Perché ripeto quando le partite si sporcano non è facile starci, perché non c’è l’esperienza per poterlo fare. Le ragazze però, stanno facendo un bellissimo percorso, il nostro lavoro è un lavoro secondo me ottimo, quello che stiamo facendo tutti, le ragazze, lo staff, la società. Dobbiamo andare avanti con fiducia, comunque giriamo a 23 punti e non è male“.
“Io devo dire che noi sappiamo che la nostra è una squadra di valore, ci abbiam creduto sin dall’inizio. Abbiamo 23 punti, potenzialmente avremmo potuto farne qualcuno in più. Ma fa tutto parte di un percorso. Probabilmente magari certi punti che non abbiamo fatto prima, al ritiro li faremo. Perché abbiamo più esperienza, perché abbiamo vissuto già certe situazioni. Poi quel che conta è che la squadra continui a lavorare con serenità come sta facendo, che si faccia trovare pronta ogni domenica a prescindere dall’avversario che ha, che continui a proporre un calcio come quello del primo tempo, che è un calcio secondo me di grande valore. Però che sia anche in grado di capire che a volte nel calcio purtroppo non si può sempre giocare 90 minuti. Quando non si può fare, bisogna fare una partita diversa, bisogna saperlo fare, combattere, giocare qualche palla più lunga, prendere qualche fallo in più, ed essere molto brave in quelle fasi lì“.