La domenica di campionato è alle spalle, la Coppa è alle porte… Abbiamo intervistato la nostra mister FABIANA COMIN.
Mister, dopo un esordio che ha lasciato un po’ l’amaro in bocca, in cui non avevi riconosciuto il tuo gruppo e le tue ragazze, è arrivata una prestazione convincente. Sei soddisfatta?
Abbiamo avuto una grande reazione. Ho visto una squadra che finalmente ha giocato da squadra, con la consapevolezza delle proprie qualità, anche se c’è tanto ancora su cui lavorare. Hanno gestito palla come ho chiesto, palla a terra, forse anche esageratamente, nel senso che abbiamo preso i gol in due situazioni in cui c’era da spazzar via. È inutile cercare l’esasperazione del gioco per poi subire gol. Al di là di quello, la squadra ha espresso un buon calcio, a tratti, anche se in alcuni momenti si è perso un po’ il pallino del gioco, ma non mi desta preoccupazione, perché questo fa parte della crescita di un gruppo giovane. Bisogna lavorare, c’è tanto da fare, però posso dire che il rendimento di domenica della squadra mi ha soddisfatto molto, in particolare per la reazione: due volte siamo andate sotto e due volte abbiamo saputo recuperare. Penso che la prima partita sia andata così perché per tante era l’esordio, chi l’anno scorso era in panchina si è ritrovato titolare: c’era tanta emozione e si è pagata, assieme all’inesperienza. Non avere tanta esperienza in categoria, può portare ad avere una situazione di scoramento, in particolare trovandosi davanti ad un Vittorio Veneto che è un nome importante. Ne abbiamo parlato in settimana, abbiamo lavorato sulle lacune e i miglioramenti si sono visti tutti, quindi questa settimana abbiamo lavorato sulle lacune viste nella partita con la Novese. Andremo sempre a migliorarci: più giochiamo, più troviamo intesa. Stiamo entrando nella retta via, ma la strada è ancora lunga per noi.
Quanto giocare in casa ha influito nella vittoria di domenica?
Giocare in casa, davanti al proprio pubblico, di sicuro ha aiutato, ma in primis quello che ha inciso è che la squadra si sta amalgamando sempre di più. Essere in casa ha giovato, ma soprattutto la squadra si sta rendendo conto che deve giocare un calcio bello, un calcio manovrato e non giocare a continui lanci, perché non porta a nulla. Domenica la squadra ha giocato un bel calcio secondo me.
Rispetto al progetto che tu hai in testa, a che percentuale sono al momento le ragazze?
State vedendo il 60% delle loro capacità, per come le conosco io. Mi ripeto: è un gruppo giovane, un gruppo che si deve trovare gara per gara. Si stanno impegnando, stanno mettendo in atto quello che stiamo proponendo loro e nel momento in cui si renderanno conto che non sono così scarse, vedremo una squadra di buon livello.
Domenica affronterete in Coppa Italia il Ravenna: quali sono le difficoltà?
L’avversario è ostico. Ha dichiarato di voler andare in Serie A. Ha perso due partite di campionato, ma è un avversario esperto, con un mister altrettanto esperto, che lavora nel calcio femminile da almeno trent’anni e che io stimo molto: Roberto Piras. È uno degli allenatori che ha costruito tante giocatrici che ora vediamo anche in Nazionale. Sono una squadra aggressiva, che non molla mai, fino alla fine. Ci possono mettere in difficoltà in qualsiasi momento, pressano alta: noi dovremo giocare come abbiamo fatto domenica in casa, fare il nostro gioco. Poi, la palla è rotonda e quindi non si sa mai, ma è un avversario tosto, con un organico esperto. Sicuro è che non ci facciamo intimorire da questo, se facciamo il nostro calcio possiamo mettere in difficoltà chiunque.
Credit Photo: Lady Granata Cittadella