In un calcio in cui troppo spesso l’amore per i colori ed i valori su cui dovrebbe basarsi questo sport si stanno man mano perdendo, indirizzandosi invece sul tanto venerato “Dio denaro“, va segnalata la bellissima iniziativa di sovvenzionamento popolare indetta dalla dirigenza del Calcio Catania femminile, che fornirà – si spera – la possibilità di partecipare al prossimo campionato di Serie B, dopo la strameritata promozione.
Difatti, la vittoria dell’ultimo campionato di Serie C, dominato dall’inizio alla fine, ha portato le ragazze di mister Scuto a fare il salto di qualità. Le giocatrici della squadra del neopresidente Giuseppe Rapisarda, dopo le ottime prestazioni fornite nella stagione appena conclusa, sono in procinto di affrontare la nuova avventura con l’aspirazione – difficile, ma sognare è bello e non costa nulla… – di riportare una squadra di calcio femminile nella massima serie (A2), cosa riuscita in un passato recente al Camaleonte Calcio, poi sparito per i soliti cronici problemi economici.
In una realtà come quella italiana dove il calcio femminile, a differenza di altre nazioni, viene visto troppo spesso con pregiudizio e poco rispetto, il percorso di finanziamento da parte della città nei confronti di una squadra in difficoltà riempie il cuore di orgoglio. Grazie ad alcune manifestazioni, come per esempio l’aperitivo organizzato domani sera in pieno centro storico, in Piazza Mazzini, l’intera città di Catania è chiamata al sostegno verso una causa che potrebbe vedere, in un momento complicato per i colleghi maschietti rossazzurri, almeno una squadra etnea ai massimi livelli nazionali. Inoltre, la politica societaria storicamente punta su calciatrici giovani (non molti anni fa era la squadra più giovane d’Italia come età media) e preferibilmente catanesi, le quali, grazie a questa vetrina, hanno potuto mostrare passione e capacità davvero invidiabili.
La loro caparbietà e abnegazione hanno portato quasi sempre alla realizzazione degli obiettivi prefissatisi ad inizio stagione. Come lo scorso anno. Grande opportunità, insomma, in un momento opaco per il calcio etneo, per mostrare come Catania ami sempre e tanto il calcio, senza distinzioni di genere.
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