“La partita di Coppa Italia ha sempre un fascino particolare, è un fascino dettato dalla competizione che ci permette di confrontarci con realtà che militano in campionati superiori. La partita di domenica è una partita contro una nostra pari categoria: il Chievo Verona, squadra ben attrezzata. Io mi auguro che le ragazze che scenderanno in campo si porranno come obiettivo il cancellare la brutta prestazione di campionato contro il Trento.
Le sarde arrivano a questa gara dopo la sconfitta giunta con il Trento; un gran peccato sotto tutti i punti di vista, in particolar modo per aver avuto la vera chance di chiudere la partita e ottenere il pallone: “le diverse possibilità di rimontare ci sono state – a detta dello staff sardo – tra cui una azione importante anche di Veritti, ma purtroppo non è stato sufficiente ad ottenere il risultato che speravamo”. 3 punti persi, conquistati invece dalle avversarie trentine; è un 1 a 2 di un match abbastanza generoso in termini di occasioni, valido per la terza giornata di campionato. Dopo il primo tempo conclusosi con nessuna rete, la ripresa si mostra più dalla parte delle ragazze di Spagnolli che trovano il vantaggio; il goal di Iannazzo riapre il varco della speranza, trovando il pareggio tra mosse abbastanza equilibrate sia da una parte che dall’altra. Nonostante l’impegno e ogni goccia di sudore gettata fino all’ultimo minuto, la chiudono le avversarie con la rete del vantaggio del 2 a 1, sullo sviluppo di una bella azione dalla sinistra. E’ ancora l’inizio, ma è importante ottenere più punti possibili in modo da salire in graduatoria; c’è la sicurezza che le sarde del presidente Budroni riusciranno a rialzarsi il prima possibile dopo questa sconfitta: “ci aspettiamo che inizi la svolta – ammette lui stesso – sono convinto che le ragazze abbiano capito i propri errori e che con questa partita di Coppa Italia e con la prossima di campionato contro il Genoa, ci dimostreranno di che pasta sono fatte“. Intanto le aspetta il Chievo Verona per la partita di domenica al Basilio Canu di Sennori.