Più di ogni sfortuna e di ogni tackle scivolato del fato, il cuore e l’attaccamento dimostrato sin dal primo istante ai colori rossoblu e a tutto l’ambiente della Mafalda vittoriese. Alice De Val, classe ’92, alla sua prima stagione nella Città della Vittoria è già presenza indispensabile e profonda nel gruppo delle Tose. Di lei colpiscono la semplicità e la grande, instancabile forza d’animo, dopo la seconda sfortunatissima rottura dei legamenti a novembre e Riccione, dopo appena un paio di partite al rientro dal precedente infortunio. Sentiamo proprio da lei come vive, sempre accanto alle proprie compagne, l’avvicinamento di tutto l’ambiente rossoblu all’importantissimo match di domenica al Barison contro il Trento.
Due sconfitte consecutive contro Fortitudo Mozzecane e San Marino in un mix tra sfortuna ed episodi, come mai secondo te questo momento non semplice?
Nel corso di un’annata calcistica è normale attraversare un periodo in cui i risultati faticano ad arrivare. Per noi questo è uno di quei periodi. Abbiamo perso qualche punto per strada. Ma il campionato è ancora lungo e noi siamo una squadra forte e tenace. Una partita di calcio dura 90’ ed è fatta di episodi che possono essere a favore o a sfavore. In queste due partite non ci sono certo stati favorevoli, ma la cosa più sbagliata che possiamo fare in questi momenti è farci scoraggiare. È da queste prove che si misura la forza della squadra, perché quando si vince sono “tutti bravi e tutti forti” ma quando si perde e il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. Dobbiamo mantenere sempre la testa alta e invertire il trend, sempre consci di quelli che sono i nostri mezzi. Ma come nella vita si sa che la fortuna va aiutata, e allora da domenica si ricomincia, voltiamo pagina e ricominciamo davanti al nostro pubblico e sul nostro campo a macinare punti.
Come hai visto le tue compagne reagire e lavorare in settimana verso la partita col Trento?
Le mie compagne sono cariche e concentrate. Abbiamo avuto modo di parlare e confrontarci: domenica non ci sono dubbi, entreranno in campo e punteranno dritte all’obiettivo: tornare a conquistare i 3 punti con una grande partita.
Il tuo recupero va affrontato con pazienza e costante applicazione: come sta andando questa prima fase dopo l’operazione di fine novembre?
Il mio recupero procede bene. Lo staff capitanato dal dottor Alberto Vascellari, dal fisioterapista Andrea piai e dal preparatore atletico Daniel Russotto (che però mi aspetta allo step successivo) stanno facendo davvero un gran lavoro e mi seguono passo per passo. Sono sincera se dico che non potrei chiedere niente di più. Con il loro aiuto tornerò presto in quel rettangolo verde che mi manca davvero tanto. La strada è ancora lunga ma è quella giusta, tornerò presto e non me ne andrò più!
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