Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’Hellas Verona lancia la rubrica social “#VisteDaVicino“, con l’intento di promuovere le storie personali delle proprie calciatrici. Nella prima puntata, è stata intervistata Alessia Pecchini, ex difensore delle gialloblù, che in estate ha deciso di ritirarsi dal calcio.

“Ho iniziato a giocare a 10 anni alla Fortitudo Mozzecane. Non ero già più piccolissima, ma da lì in poi non mi sono più fermata. Ho giocato tutta la carriera nel femminile, ma anche se avessi iniziato nel maschile come tante altre nono avrebbe fatto differenza. Solo poter giocare era una tutorial e l’avrei fatto dovunque”.

“Il calcio mi ha sempre divertita. Da piccola volevo correre, e infatti poi ho giocato per tutta la carriera sulla fascia. Ricordo ancora il primo allenamento: diluviava. Tornata a casa dissi a mia mamma che ero sicura, volevo solo giocare a calcio. Fu amore a prima vista”.

“Conquistare la Serie A con la Fortitudo fu un’emozione bellissima. Eravamo una realtà piccola, tutte giovani cresciute lì. Un gruppo fantastico. L’Hellas due anni fa mi ha dato la possibilità di affrontare una nuova sfida. Mi ha fatto capire che avevo ancora qualcosa da dare a questo sport”.

“L’infortunio ha condizionato questi due anni, ma per me rappresentare l’Hellas Verona è stato un orgoglio. Indossare questa maglia è stato un privilegio. Il Verona mi avrebbe dato anche la possibilità di continuare a ma dolorosamente ho preso la scelta di smettere. Dovevo continuare a curarmi, ma per tornare alla mia quotidianità”.

“Il calcio in più di 20 anni mi ha lasciato tante persone. Dal primo giorno ho giocato con Rachele (Peretti, ndr), e l’ho fatto finché ho potuto. I legami restano anche oltre il campo, questo mi ha insegnato questo sport. Un consiglio? Direi a chi gioca ancora di essere sempre se stessa, di curare le relazioni con gli altri. Il campo è importante, ma ciò che resta va poi oltre”.

“Sono una psicologa dello sport, il calcio fa sempre parte della mia vita. Ritengo che il nostro sport sia uno strumento importante e formativo per la società, come lo è la scuola. Alle mie ex compagne consiglio solo di lavorare e avere fiducia perché se sono lì è per un motivo. Ci sono stagioni che partono meglio o peggio, ma tramite il lavoro i risultati arriveranno”.

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