Cristiana prende per mano Madama e perfeziona la rincorsa al primato marcatrici portandosi a quota 4 reti stagionali e volando proprio lassù: in testa alla classifica insieme alle compagne e in quella delle marcatrici. È sua infatti, la firma che sblocca la partita contro un’audace Florentia, sconfitta per 3 a 1 a Vinovo e che consegna la vetta alla prima della classe in coabitazione col Milan di Ganz, reduce dalla vittoria nel primo derby storico tutto al femminile di Milano.
Le ragazze di Rita Guarino, proprio nella seconda frazione di gioco, portano a casa il massimo della posta in palio senza premere troppo sull’acceleratore, lasciando dunque il serbatoio della benzina abbastanza pieno in vista del primo storico derby d’Italia contro l’Inter del prossimo turno.
La partenza della Vecchia Signora è stata dettata da ritmi iniziali bassi e lenti, contro le neroverdi che hanno ben palleggiato, non dando mai veramente l’impressione di soffrire, dato che quello delle fiorentine, è stato un calcio molto semplice: nel momento in cui il Florentia riusciva a liberare il passaggio per il mediano o per le mezzali, le toscane tentavano di imbastire trame di gioco  con un attacco diretto verso la punta pronta a tagliare verso l’esterno, oppure direttamente verso i tornanti, ma con scarso risultato. Il ritmo dunque non è stato mai abbastanza preoccupante per le padroni di casa, se non quando a causa di una mezza indecisione abbastanza insolita di Giuliani, Dupuy firmava il pari con un’ abile inserimento alle spalle di Panzeri.
Eppure, tutto il carattere e la chiara volontà di invertire il senso di marcia della gara in un unico senso per la compagine di coach Guarino si sono visti tutti nella seconda frazione di gioco, con la stessa che entra in campo con la voglia di divorarsi tutto il prato dello stadio Ale & Riky di Vinono. Sono delle “new entry” stagionali infatti, le rispettivi prime gioie bianconere: per Sembrant prima e Maria Avles poi, dando luce così a molte occasioni bianconere. Il gol del 2 a 1 è per l’appunto siglato dalla giocatrice meno attesa, che con tocco di prima classe riesce a spizzare un preciso spiovente scodellato in mezzo all’area da parte di Valentina Cernoia. Un gol che descrive perfettamente il connubio tra classe e talento di un gruppo pronto a sacrificarsi nei vari ruoli, con potenza, precisione e coordinazione, marcando profondamente la linea sottile tra cooperazione e tecnica di gruppo. Il gol che spazza via ogni speranza neroverde, è invece a sfondo brasiliano, concretizzatosi grazie al duo Girelli-Rosucci, con quest’ultima pronta ad imbastire un’azione tutta verticale per la neo marcatrice verdeoro.
Tuttavia la Juve ha giocato il calcio che tanto piace a mister Guarino: raziocinio e molta calma, senza mai perdere il controllo della gara, anche se nella prima fase le toscane hanno mantenuto più a lungo il possesso palla mascherando possibili fragilità juventine. Ma al netto di qualche lieve imprecisione o piccola sbavatura difensiva, le bianconere si sono comportatiealla solita maniera: sorniona, capace di sfoderare il momento giusto e la calciatrice adatta per disarticolare la gara e risolvere l’equazione della partita.
Sono stati infatti gli scatti brucianti sulle corsie a incenerire un avversario qualitativamente e tecnicamente inferiore, ma anche un pò inadatto per via della differente caratteristica qualitativa della rosa, a contenere i movimenti fulminei degli esterni tornanti e proiettati poi al centro.

Il momentaneo pareggio aveva tolto ogni velleità alla squadra avversaria, che sembrava subire una mutazione genetica un pò contraddittoria, perchè sì giocava in maniera elegante, ma senza più quel feroce mordente con il quale la scorsa stagione proprio lei aveva strappato dei punti d’oro per la classifica, insegnando come effettivamente non si debba mai abbassare la guardia contro le “piccole squadre”. Vittoria che assume ancor più importanza se si pensa anche alle difficoltà nel riprendere col giusto passo dopo la sosta Nazionale.
Ed è chiaro che una sfida sin da subito giocata sul piano della qualità, la Juve ha finito per vincerla senza preoccupazione alcuna e senza neanche il bisogno di dilagare.
Cristiana Girelli, ormai rappresenta l’emblema della campionessa che, quando meno te l’aspetti, spacca la partita in maniera silente e umilmente si sacrifica mettendosi a disposizione della squadra, trascinandola e creando quella coralità di gruppo importante così da sopportare e sopperire nei momenti di difficoltà, per poi emergere nel momento propizio. 
La Juve nobilitava così una gestione agevole del vantaggio con buoni fraseggi e giropalla abbastanza fluidi. Ed è proprio vero…. Per Madana, una Cristiana o un Cristiano che sia, fanno bene a tutto ciò che la circonda.  
Ma ormai il Florentia è già un pensiero lontano per le Women, perchè la concentrazione ora è tutta rivolta alla sfida del primo derby femminile d’Italia.
Una sfida che non ha bisogno di alcuna presentazione.
Una sfida che già di per sé riesce a farsi spazio tra le emozioni di gonuno di noi, nonché da eco nelle nostre menti. Un’altra pagina storica del calcio femminile, è lì pronta ad essere incisa col pennino indelebile.

Credit Photo: Florentia San Gimignano

Caterina Baffoni
Nata il 23 maggio del 1994 a Fermo, Caterina ha sempre avuto una fortissima passione per il mondo del calcio e del giornalismo sportivo. Ha conseguito infatti, varie esperienze in questo settore, a partire dalla prima nella stagione 2012/2013 come addetta stampa per la squadra della sua città (Fermana FC), per poi collaborare con varie testate giornalistiche del web come TuttoJuve.com, Juventibus, TuttoMercatoWeb etc. E' stata ospite opinionista alla TV ufficiale della Juventus (Jtv) e tutt'ora collabora con Radiobianconera spaziando a 360 gradi sul mondo calcistico, sia maschile che femminile. Si avvicina a quest'ultimo, grazie alla passione che l'ha sempre animata dato che anch'essa ha potuto giocare a calcio si da ragazzina, oltre ad undici anni di pallanuoto. Oltre allo sport, ama viaggiare e nutre grande sentimento per il mare.