Nel Team Talk di questa settimana a prendere la parola è stata Stephanie Breitner. La centrocampista tedesca, ormai veterana della Fiorentina, ha fatto un bilancio della sua esperienza nella squadra e a Firenze che ormai è diventata un po’ casa.
La sua presenza tra le fila delle gigliate è ormai fondamentale anche come supporto alle più giovani, grazie alla sua esperienza da calciatrice.
Riguardo alla partita contro l’Inter, fondamentale per confermare il proprio valore anche contro una squadra che in questo campionato sta mostrando di essere cresciuta parecchio e aver ben chiari quali siano i propri obiettivi.
Si tratterà di una gara difficile che si risolverà, come già successo in passato, nei dettagli.
“Io parlo per me, non guardo tanto la classifica perché ora è troppo presto. Sicuramente ci troviamo in una buona posizione ed è ciò che volevamo, come ho già detto però è veramente prematuro, adesso, parlare adesso di posto in classifica.
Contro l’Inter, ci abbiamo ragionato su anche l’anno scorso, sarà una partita in cui i dettagli faranno la differenza. Loro adesso hanno nuovi stimoli, un nuovo allenatore e stanno anche facendo molto bene: sarà una partita molto dura in cui ci sarà da dare tutto ciò che abbiamo. Giocheremo in casa e avremmo modo di dimostrare che meritiamo molto.
Lo dico sempre, non posso credere che questo sia il mio settimo anno a Firenze; è un lungo periodo della mia vita che sto trascorrendo in un luogo dove mi trovo molto bene, dove ho ormai casa e ho stretto dei legami con persone anche al di fuori del calcio.
La Fiorentina è nel mio cuore, gli anni che ho trascorso nella squadra mi hanno fatto maturare tanta esperienza: il mio italiano va più o meno bene (ride ndr) e sto anche provando ad essere un aiuto per le più giovani.
La mia prima partita giocata con la maglia Viola, al Franchi, è stata anche quella che più mi ha fatta emozionare, era tutto troppo strano a partire dal numero diverso e dagli stimoli nuovi. Ero nervosa e tanto emozionata però per fortuna è andata bene e abbiamo vinto: è un gran bel ricordo.
Essere capitano per un club, e per la Fiorentina è un’altra bella emozione però non ci penso troppo perchè tutti abbiamo il nostro ruolo, anche nello spogliatoio, e tutti facciamo tanto per la squadra anche se magari da fuori non si vede. Preferisco concentrarmi su questo”.