Stefano Braghin , Direttore Generale della Juventus Women, ha parlato a Tuttosport della possibile ripresa o del possibile stop dei campionati femminili:
“Dopo oltre 20 anni sui campi da calcio ininterrottamente, rimanere senza partite è una sensazione strana, ma questo tempo mi è servito a ripensare a tutte quelle cose che nella fretta uno dimentica. Il calcio femminile ha una sua struttura, una peculiarità tipica di un processo iniziato da poco. Ha una fragilità strutturale che può essere evidente con una crisi del genere. L’andamento del virus, le difficoltà economiche e non ultimi i protocolli stringenti mettono il sistema in grossa difficoltà per una ripartenza in tempi immediati. Posto che la decisione spetti solo al Consiglio Federale, da dentro il sistema colgo le difficoltà di una ripresa immediata.
Scudetto a tavolino? Noi lasciamo la decisione al Consiglio Federale: qualunque sia, ne prenderemo atto. Comunque quanto abbiamo fatto in questa stagione è scritto e rimane. L’allarme non va trascurato, dopo il Mondiale la percezione su questo movimento è stata superiore alla realtà, ora con la pandemia l’aumento dei costi generato da dover rimettere le strutture in sicurezza e le riduzioni dei ricavi possono diventare un cocktail micidiale per un movimento appena partito.
Questa crisi va fronteggiata sia da parte dei singoli club sia dalle istituzioni con interventi più strutturati per lo sport femminile. Questa crisi ci darà anche l’opportunità di comprendere se quei discorsi della politica erano dichiarazioni di intenti propagandistiche o erano intenzioni concrete”.
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