Stefano Braghin, Head of Juventus Women, è intervenuto ai microfoni di Juventus TV sul sorteggio che ha abbinato le bianconere al Lione in Women’s Champions League ma non solo. Le dichiarazioni.
LIONE
«L’anno scorso avevamo trovato la finalista, quindi l’unico modo per fare peggio era trovare la vincitrice. E ci siamo riusciti. A parte gli scherzi, troviamo una squadra che ha vinto 7 volte la coppa, quindi c’è poco da dire sulla loro forza. Siamo davanti ad un bivio: o passiamo i prossimi 7/8 giorni a lamentarci del sorteggio, oppure provare ad avvicinarci a questa gara facendo il nostro meglio. L’obiettivo principale è uscire dal campo senza rimpianti».
MOMENTO
«La squadra sta inanellando una serie di risultati positivi, ma nel calcio guardarsi indietro non serve. Il passato è esperienza per guardare al futuro. Credo che quello che conta è quello che succede domani».
CAMPIONATO
«Siamo partite molto bene anche contro delle ottime avversarie. Una buona partenza sulla buona scia del finale della scorsa stagione. E’ un progetto che cresce e che riunisce varie componenti. Gli individualismi sono al servizio del gruppo e con questa filosofia andiamo avanti».
GIOVANI
«Noi in questo momento abbiamo già fatto esordire due/tre molto giovani, mentre altre stanno facendo bene. Stiamo costruendo la Juventus del futuro e io credo molto in questa continuità. Abbiamo un gruppo italiano, arricchito da tante giocatrici straniere. Silvia Piccini è una grande istruttrice per l’Under 19 e le ha preparate bene per il salto in prima squadra».
PROFESSIONISMO
«È un approdo che sancisce una situazione che esiste già, perché quasi tutte le società offrono alle calciatrici in Serie A di vivere di calcio. Questo deve essere però tradotto in tutele, supporti. Parallelamente a questo progetto, però, ci vorrà un piano industriale di crescita per il calcio femminile».
Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva