Prosegue con la diciottesima giornata questa splendida Serie A, ricca di sorprese, suspense e grandi conquiste. Come sempre però, il calcio dà sia promossi che bocciati. Questo speciale pagellone va dal piazzamento più basso (quattro) al più alto (dieci). Per ogni piazzamento verranno messi uno o più elementi della giornata in questione, squadre, giocatrici, allenatrici/allenatori ecc. Il dibattito è sempre aperto, diteci nei commenti quale sarebbe il vostro pagellone ideale.
Quattro: Sassuolo
A differenza dell’andata dove qualcosa avevano fatto, nel match scorso si è visto poco o nulla. Soccombere così non alla miglior Juventus della stagione fa capire molte cose. Ancora Il progetto è di indubbia validità, ma per giocarsela con le grandi manca quel qualcosa in più.
Cinque: Inter e Pink Bari
Sul campo è arrivata la vittoria nerazzurra, ma per i valori visti un pareggio era più che giusto. L’Inter ha rischiato di capitolare nell’ostica trasferta barese peccando di superficialità. Un primo tempo quasi inesistente viene salvato dal post intervallo sufficiente. Onore alla Pink Bari, sempre sul pezzo ed aggressiva al punto giusto. La retrocessione sembra sempre più vicina, ma il finale di stagione potrebbe riservarci qualche sorpresa.
Sei: La pragmaticità dell’Hellas Verona
Il gioco per larghi tratti è stato in mano al San Marino senza però che riuscisse a concretizzare. Al contrario, con la prima occasione utile capitalizzata da Elena Nichele, l’Hellas si prende il risultato. La salvezza è arrivata proprio grazie a questa capacità di metterla dentro con una facilità disarmante. Se c’è un’occasione, raramente le gialloblù la falliscono.
Sette: Roma
Le rimonte hanno sempre un sapore diverso. Si viene travolti da un’emozione indescrivibile che ti fa dimenticare qualche errore commesso. La poca freddezza sottoporta delle giallorosse rischiava di compromettere tutto. I secondi 45 minuti hanno visto una Roma differente in molti ambiti e con una fame impressionante. In vista della semifinale di Coppa Italia, le premesse sembrano essere buone.
Otto: Milan
Un Napoli reduce da tre risultati utili consecutivi, rivitalizzato a livello morale e tattico, poteva dar filo da torcere alle rossonere. Così non è stato; le ragazze di Ganz hanno messo subito le cose in chiaro chiudendo la pratica nel primo tempo. Una sfida letta bene e con una tremenda fame di vittoria. La superiorità tecnica si è vista prepotentemente, aspetto non scontato nel Milan di questa stagione.
Nove: La mentalità dell’Empoli
Hanno una delle più basse medie d’età del campionato, ma in termini mentali non hanno nulla da invidiare alle veterane. Dopo un periodo di stallo, sono riuscite ad adattarsi ad un certo standard perdendo difficilmente la concentrazione. Il Florentia ha provato a riaprire la partita più volte, ma ha sbattuto sulla grande forza psicologica delle azzurre.
Dieci: Il parco giocatrici della Juventus
Con lo Scudetto sempre più vicino, Rita Guarino ha deciso di schierare un leggero turnover contro la terza forza del campionato. Una scelta audace ma che ha dato comunque i risultati desiderati con l’ennesima prova convincente. Le tante scelte a disposizione dell’allenatrice in ogni ruolo hanno rappresentato un fattore fondamentale per la conquista del primo posto.