Nella quarta giornata di Campionato di serie A la Fiorentina giocherà contro la Juventus Women in trasferta a Biella. La partita si preannuncia tanto difficile quanto avvincente perché entrambe le due squadre in campo hanno l’intenzione di dare il meglio in campo.
La Fiorentina viene dalla doppia sconfitta contro il Wolfsburg ed ha così terminato il suo cammino in questa UEFA Womens Champions League ed è fortemente motivata a riscattarsi mostrando tutto il proprio valore. La Juventus, invece, sarà piena di adrenalina e di carica agonistica dopo aver vinto i 180 minuti di gara contro il PSG ed essere passata ai gironi.

Sebastian de la Fuente, allenatore della squadra di Firenze, ha analizzato brevemente il contesto in cui verrà disputato il match: si tratta di tempi serrati, in cui la squadra ha subìto un grand dispendio di energie. Si parla, infatti, di otto partite da inizio stagione tra campionato e preliminari di Champions.
Per quanto riguarda la serie A la situazione di Fiorentina e Juve è identica: entrare le squadre sono in vetta alla classifica con tre partite vinte su tre giocate.
Sarà necessario essere combattive con quella cattiveria utile a portare a casa i tre punti della vittoria in modo da diventare, seppur alla quarta giornata è prematuro parlarne, capolista. Sarebbe il miglior modo di iniziare il lungo cammino della stagione 2024/2025 in serie A.

Qui, di seguito, le parole di De La Fuente nel pre partita:

La partita di Champions non influenzerà la prestazione di lunedì, più che altro potrebbe farlo l’aver giocato sette partite in un mese, saranno otto con quella contro la Juventus Women. Siamo passati da non giocare per un mese e mezzo a disputare otto partite, ci siamo spese tanto in questo mese: abbiamo cercato un po’ di livellare il minutaggio delle ragazze per arrivare a questa gara con più calciatrici disponibili possibile che sappiamo che è importante. 
Penso che dipenda un po’ da noi; potremmo avere dei segnali positivi, ma se una persona vuole vedere il lato negativo potremmo dire che siamo uscite al secondo turno preliminare di Champions League. Io dico che giocare quattro partite europee in 21 giorni non è il nostro pane quotidiano quindi sicuramente l’esserci confrontate ad un tale livello e aver anche vinto in campionato ci devono far arrivare bene a lunedì.
La Juventus ha, come noi, vinto tre partite su tre giocate ed è arrivata ai gironi di Champions League vincendo contro il Paris Saint Germain. Penso sia molto carica per questo, giocando anche in casa e con voglia di far bene.
Noi abbiamo la medesima voglia di continuare con questo passo in campionato, abbiamo comunque vinto 5 gare in 25 giorni di impegni quindi vogliamo continuare a concretizzare e a crescere come squadra.
Vorrei vedere una Fiorentina vogliosa di continuare a fare quanto fatto sinora, con quella determinazione che ho visto in assenza di palla e con la voglia di concretizzare quando la palla è in nostro possesso. Mi piacerebbe che la Fiorentina fosse pronta a decidere di far male e determinata a portare la vittoria a casa.
Essendo la quarta giornata di campionato, è presto per parlare di partita decisiva: per noi sarebbe molto importante iniziare vincendo queste quattro partite avendo giocato rispettivamente contro Milan, Juventus, Sampdoria e Napoli. Per noi è importante non tanto per la nostra consapevolezza, perchè ho visto una squadra che ha già dimostrato di possedere questo, ma per continuare a crescere partita dopo partita. Il primato in classifica sarebbe un modo eccellente per iniziare il Campionato”.

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.