Sampdoria-Milan 1-3 è il risultato con cui si apre il corso Gian Loris Rossi sulla panchina Blucerchiata. Un percorso che si apre con lo stesso identico punteggio di quando fu chiaro che le Doriane non avrebbero concorso più per la Poule Scudetto. E più o meno, la prestazione è stata la stessa. Partenza a razzo, crescita delle avversarie che indirizzano la partita, le Genovesi che fanno di tutto per tornare in partita sino alla mazzata finale.
La valutazione corale non può che essere di 5.5, con la media tra il buon avvio, la reazione allo svantaggio, ma anche le difficoltà nel contenere il fisico e veloce attacco rossonero. È per lo stesso motivo, che si applica lo stesso voto all’allenatore, che prova anche a ribaltare la situazione con i cambi, almeno due dei quali potevano arrivare qualche minuto prima. Servirà comunque tempo per fidarsi della rosa.
Per la difesa, Tampieri se la cava con un 6, che premia la sua solidità tra i pali e la sicurezza che trasmette al reparto, più la grandissima parata con cui nega la marcatura ad Asllani al 34′. Un po’ più incerta nella situazione al 57′, in cui la svedese la salta facilmente ma trova Re ben appostata sulla linea a salvare. 5.5 per la centrale, che evita sì un gol, ma nel finale si arrende allo scatto di Ijeh che porta al 3-1 che chiude definitivamente l’incontro. Mezzo voto in meno per Pisani, che produce delle discrete situazioni offensive, ma in difesa soffre troppo la fisicità di Dompig e Ijeh, soprattutto nell’occasione dell’1-0. In quel caso, concorso di colpa con Oliviero, che non riesce minimamente ad allontanare. E la traversa colpita al 72′, seguita da una conclusione di poco fuori sulla destra, non portano alla sufficienza piena. Pisani sul 2-0 si perde Ijeh, e questo purtroppo porta alla conclusione anticipata dell’incontro. È De Rita l’unica del pacchetto arretrato a non soccombere eccessivamente alle avversarie, cogliendo un palo al via e aiutando a sbrogliare la matassa, pur compiendo qualche errore tecnico di troppo. Peccato per l’amministrazione.
Michela Giordano combatte, produce situazioni in ripartenza molto interessanti, addirittura chiusa da 3 avversarie al 20′, ma le manca il coraggio di concludere con quel secondo di anticipo che potrebbe fare la differenza. Certo, da casa è facile dirlo, però quel pizzico di malizia in più può veramente fare la differenza. La sufficienza però, ci sta. Benoît e Schatzer non soccombono particolarmente, ma a volte soffrono anche loro la migliore verve delle Rossonere, complice l’ispirata Mascarello. Per come va l’incontro, la sufficienza pare una valutazione comunque adeguata.
Per il reparto offensivo, Baldi può anche lei dichiararsi sufficiente, avendo comunque disputato una partita senza particolari alti né bassi, e l’unico rischio reale corso – troppo spazio a Mascarello al 44′ – non ha portato poi alla marcatura. Cerca di creare buone manovre offensive per le compagne. Talia DellaPeruta deve la sua sufficienza nella valutazione soltanto al gol segnato. Primo tempo davvero in ombra, ma la rete che riapre l’incontro è ben realizzata. Assistwoman nella situazione, la rientrante Tatiely Sena, che gioca un primo tempo in cui riesce ottimamente in entrambe le fasi, ma cala troppo repentinamente. D’altronde, dopo una lunga assenza, è comprensibile.
SAMPDORIA 5.5: Tampieri 6; Oliviero 5.5, Pisani 5, Re 5.5, De Rita 6 (88′ Nagy s.v.); Giordano 6 (79′ Cuschieri s.v.), Benoît 6 (88′ Fallico s.v.), Schatzer 6; Baldi 6 (69′ To. DellaPeruta s.v.), Ta. DellaPeruta 6 (69′ Brustia s.v.), Tatiely Sena 6. All.: G. L. Rossi 5.5