E rivincita sia! La Juventus Women di Massimiliano Canzi, tornata alla vittoria dopo un periodo difficilissimo, ha vinto di misura per 2 a 1 contro una Roma irriconoscibile rispetto a quella vista a Biella. Le bianconere hanno ipotecato la vittoria nel primo tempo, non senza il “brivido finale” a cui la squadra sembra ormai aver fatto l’abbonamento. La solidità difensiva della formazione piemontese è stata, ancora una volta, data da una prestazione ottima di tutte le calciatrici della retroguardia, compresa Cecilia Salvai, che ha calpestato il terreno di gioco per la prima volta in stagione contro una delle avversarie più ostiche della Serie A. Non solo la difesa, però, ha giocato bene, perché va sottolineato come tutti i reparti abbiano gestito bene la gara.
Ecco le pagelle della Juventus Women a cura della nostra Redazione.
PEYRAUD-MAGNIN: 7. Come ha già detto in precedenza il tecnico bianconero, anche il portiere “è sul libro paga della Juventus”, e Peyraud-Magnin ci tiene sempre a sottolinearlo. Precisa e attenta nelle uscite, è provvidenziale sulla punizione di Giugliano a ripresa da poco iniziata, negandole la gioia del gol con un volo verso il cielo, verso l’incrocio, e non ha colpe sulla zampata di Giacinti. PPM, sembra l’acronimo di una supereroina, e invece sono le iniziali di un portiere che ci mette sempre la pezza (e richiama le compagne se si distraggono troppo).
HARVIKEN: 6,5. La norvegese ha abituato tifose e tifosi a prestazioni di livello, e doveva assolutamente riscattarsi dopo il match contro l’Inter e l’errore che ha condannato la squadra. In un primo tempo simile a un monologo bianconero, la sua presenza al fianco di Peyraud-Magnin è stata funzionale ed efficace, come Wonder Woman e Catwoman (per rimanere in tema); nella ripresa, con Giugliano assetata di gol e di distanze da accorciare, fa buona guardia e doma la capitana delle lupe.
SALVAI: 7. Buona la prima, anche se tanto prima non è, per una calciatrice d’esperienza come Cecilia Salvai. Alla sua prima presenza, da titolare e non, in questo campionato, dà subito segnali forti di ripresa e gioca di cuore, di esperienza e di bravura, quella è sempre stata una sua prerogativa. Fatica un po’ su Giacinti nell’ultimo quarto di gara, l’unico neo in una prestazione di grande coraggio. Bentornata!
KULLBERG: 7,5. Tra le migliori in campo, cede il posto da centrale a Salvai e occupa la retroguardia difensiva a destra. Nella prima frazione sale in attacco e prova la conclusione, lasciandosi ipnotizzare da Ceasar, ma a difendere, be’, micidiale. Anticipa le avversarie su tutti i palloni, le chiude bene e le forza all’errore. Insomma, dove c’è lei, non si passa, un po’ come con Cerbero alle porte dell’Inferno, che blocca tutti gli “ospiti” indesiderati (in questo caso, le avversarie nell’area di rigore bianconera).
BOATTIN: 7,5. Sulla sua carta d’identità, al posto di “Boattin”, dovrebbero scrivere “Boa constrictor”, serpente noto ai più per la sua abitudine di soffocare le sue prede. Per fortuna, Boattin soffoca solo metaforicamente le avversarie: presente e precisa su ogni pallone, ne recupera a bizzeffe ed è agile nei disimpegni, non permettendo alle giallorosse di trovare spazi o corridoi per andare a far male alle avversarie. Affaticata nel secondo tempo, trova delle energie di riserva e arriva al triplice fischio con una forza esorbitante.
GODO: 7. Primo gol in bianconero in una partita di Serie A per la norvegese, ed è pesante come un elefante indiano. Insacca il pallone sul palo di Ceasar all’8′ del primo tempo, un destro dal limite dell’area preciso, angolato e a giro che batte portiere e difesa della Roma. Oltre a farsi notare in attacco, copre bene in fase difensiva e costringe Haavi e Giugliano ad arretrare e a sbagliare in prossimità dell’area della Juventus. Ha nelle sue corde il tiro dalla distanza, e la partita di oggi ha confermato questa sua importante caratteristica. Data la sua presenza al “Tre Fontane”, sembra che Caruso le abbia lasciato il suo posto con una sorta di benedizione…
dal 78′ BENNISON: SV.
ROSUCCI: 6,5. Ritornata a centrocampo, la numero 8 tira fuori tutta la sua esperienza e spazza via quei (pochi) palloni che filtrano verso la porta di Peyraud-Magnin. Dopo un primo tempo senza correre particolari rischi, la “Regina di Torino” approda al secondo andando a sgomberare il centrocampo e a far catapultare i palloni dall’altra parte del campo quando la Roma trova la forza di andare a pressare. Calciatrice ritrovata e importantissima (era necessario precisarlo?).
dal 65′ SCHATZER: 6. Lontana dalla sua condizione fisica straripante dell’inizio del campionato, si trova a dover marcare nientepopodimeno che Dragoni e a gestire un centrocampo che ha speso molto nelle ultime partite. Fresca e frizzante, blocca le incursioni giallorosse ed evita che arrivi il pareggio. Pian piano, sta tornando a essere la Eva Schatzer che ha incantato a inizio stagione, con ottimi margini e segnali.
BRIGHTON: 6,5. Fallisce un gol fatto al 1′, una rete che avrebbe potuto tagliare le gambe alla Roma, ma si riscatta ampiamente nel corso del match. Cerca il gol, lo vuole con tutte le sue forze, ma la porta sembra stregata per lei, che ha già dimostrato di avere un buon piede per calciare dalla distanza. Il giallo rimediato al 71′ per un fallo su Di Guglielmo è la rappresentazione della calciatrice che è: giovane, ma già d’esperienza, il profilo professionale che tutti cercano nelle nuove assunzioni, e pare che la Juventus abbia avuto l’occhio lungo al momento della sua scelta.
THOMAS: 6,5. Haavi non è propriamente l’avversaria più facile da tenere, soprattutto perché, anche in una Roma con il freno a mano tirato, è quella che trascina la baracca e prova a giocare a tuttocampo. Thomas, però, ormai sa come anticiparla e come farsi spazio su una fascia che rimane, in maniera inspiegabile, sempre piuttosto scoperta per lei e Cantore, che riesce a trovare nelle sovrapposizioni. Chiede il cambio nella seconda frazione dopo una partita di cuore, grinta e con pochissimi errori, tra le migliori della stagione. Brava!
dal 65′ KRUMBIEGEL: 6,5. La centrocampista tedesca ha meno di mezz’ora davanti a sé, ma il suo impatto sulla partita è subito palpabile. Anticipa bene Giacinti e Di Guglielmo, recupera palloni in un fazzolettino di campo, scavalca le avversarie e fa valere la propria fisicità, annullando anche una Corelli non troppo in partita. Fa il suo, e lo fa bene.
GIRELLI: 6,5. La Roma ha capito che le bastano pochi centimetri per essere letale, e infatti non gliene concedono mezzo. Le poche volte in cui disarciona le avversarie che provano a tenerla imbrigliata, tira comunque fuori la giocata da vera purosangue, come l’assist (mancato) di tacco per Kullberg in avvio di gara. Per quanto si possa provare a tenerlo nella stalla, il purosangue farà di tutto per uscire.
CANTORE: 7,5. Versione Prime anche per Cantore, oltre che per Boattin. Stato di forma straripante, gol importantissimo al 30′ da vera centravanti, andando a scippare un pallone potenzialmente nullo dai piedi di Linari. Corsa, sovrapposizioni, grinta, cuore, e si potrebbe andare avanti per ore a scrivere bene di lei. Centro numero 11 per l’attaccante bianconera, a segno contro la Roma come all’Allianz Stadium. Provare a fermarla sembra davvero difficile. L’arma in più di questa Juventus.
dal 65′ VANGSGAARD: 6. Qualche errore nei controlli, ma a servire maggiormente contro la Roma è l’esperienza nel temporeggiare, e sa farlo molto bene. Un po’ ingenua nei minuti finali, il suo pallone perso innesca la ripartenza che porta quasi al pareggio all’ultimo respiro.