Di nuovo in campo, finalmente. La Roma Femminile comincia questa settimana la preparazione per la stagione 2020-21. L’emergenza sanitaria coronavirus ha portato, per diversi motivi, all’interruzione prematura dell’annata 2019-20, con le giallorosse che hanno chiuso al quarto posto in classifica per il secondo anno consecutivo e con un posto in semifinale di Coppa Italia. «La Serie A femminile per la prima volta aprirà la stagione calcistica in Italia», aveva detto la presidente della Divisione Calcio Femminile della Figc: una delle conseguenze dello stop, è stato fissare al 22 agosto l’inizio del prossimo campionato. Dopo il lockdown, i protocolli e tutte le giuste precauzioni del caso, è arrivato il momento di tornare a lavoro per essere pronte.
Da circa due settimane a questa parte le giocatrici giallorosse sono rientrate nella Capitale (tranne Andressa che tornerà il 12 luglio) e, nel pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza, si stanno sottoponendo periodicamente a un tampone di controllo anti-Covid. Tra ieri e l’altro ieri, la nuova rosa a disposizione di Betty Bavagnoli ha sostenuto le visite mediche nella clinica di Villa Stuart. Passato questo step di routine, appuntamento questo pomeriggio all’Acqua Acetosa per una seduta di allenamento, la prima di un percorso che deve essere breve e intenso, che prevederà un lavoro settimanale costante e delle doppie sedute da distribuire. Un gruppo al momento composto 24 giocatrici, comprendendo i nuovi innesti, quelle che c’erano già e le giovani dalla Primavera.
La rosa e le nuove arrivate
Il lockdown non ha fermato il calciomercato della Roma, ma ne ha certamente condizionato le dinamiche, portando la società ad attuare una politica conservativa dei capisaldi (il rinnovo fino al 2022 di Bonfantini ne è un esempio) con pochi colpi, ma mirati. Sono tre gli innesti direttamente destinati alla prima squadra. Per la porta, è arrivata la classe ’94 dall’Empoli Rachele Baldi. È pronta a contendere il posto da titolare a Ceasar, con Pipitone come terzo, ma colonna dello spogliatoio, dando così ampia scelta all’allenatrice, nel tentativo di innalzare la qualità del reparto. Agli addii in difesa di Cunsolo, Di Criscio e Ekroth è corrisposto l’arrivo della centrale nigeriana classe ’92 Osinachi Ohale. Forte fisicamente e con esperienza internazionale diventa giallorossa dopo un solo anno al Real Madrid (quando ancora si chiamava Tacòn).
Corrado, Pettenuzzo e Swaby saranno le sue omologhe (oltre alla 2003 Massimino, nel vivaio giallorosso da quando ha 11 anni e elemento fondamentale della Primavera), con capitan Bartoli, Soffia e Erzen a disposizione per le fasce. Il difficilmente migliorabile centrocampo dello scorso anno è rimasto invariato, da Giugliano e Hegerberg a Bernauer, passando per Ciccotti, Greggi, Severini (disponibile anche lei per la Primavera) e Andressa, adattata a mezz’ala nel corso della passata stagione.
L’altro arrivo è per il reparto offensivo: la spagnola Paloma Lazaro dalla Fiorentina. Attaccante di qualità, è una soluzione per il posto da centravanti (per Corelli vale il discorso di Severini) vicino a Bonfantini, Serturini e Thomas. È una nuova tesserata anche Serena Landa, ma dalla Roma CF andrà a rinforzare le giovani giallorosse di Melillo. Una rosa che punta su un misto di esperienza e talento, per mirare alla Champions e rilanciare le ambizioni pre-coronavirus.
Nela non è più dirigente
Novità anche per l’organigramma societario. La Roma non ha rinnovato il contratto a Sebino Nela. Il campione d’Italia 1982-83 seguiva da dirigente accompagnatore la squadra sin dalla presentazione a Piazza di Spagna di due anni fa, ma la scelta è stata fatta in virtù di una ristrutturazione societaria e non è previsto al momento un sostituto.
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