Pur essendo giovanissima e non avendo ancora compiuto 18 anni, il difensore Ludovica Chiappa può essere considerata tra le veterane del gruppo Primavera della Res Roma, e nel suo curriculum vanta già 3 scudetti Primavera ed un trofeo “Beppe Viola – Arco di Trento.”
Utile e decisiva in tutti e tre i tricolori giallorossi, Ludovica è stata particolarmente fondamentale nella finalissima del 2015: entrata ad inizio ripresa sul 2 a 0 per il Firenze, il suo ingresso in campo ha sovvertito le sorti del match, dal 2 a 2 nei tempi regolamentari fino alla vittoria ai rigori della Res Roma. Prima di Natale ha debuttato in Serie A, entrando a match in corso contro il Brescia ed oggi ci racconta il momento delle giallorosse, i suoi ricordi più belli, e le prospettive future, fuori e dentro al campo.
Ciao Ludovica, sei nella Res Roma da diversi anni e hai già vinto tre scudetti primavera ed un trofeo “Beppe Viola”. Qual è il successo a cui sei più legata e perché?
Sono stati anni intensi e pieni di soddisfazioni. Sicuramente il successo a cui sono più legata è il primo scudetto primavera. Abbiamo recuperato una partita molto difficile che ho avuto la fortuna di giocare. Non scorderò mai le emozioni provate.
Ha preso il via la fase regionale Primavera: come giudichi la vostra prima gara e cosa ti aspetti dai prossimi match?
La prima gara è arrivata cosi all’improvviso. Abbiamo saputo solo una settimana prima che avremmo giocato ma ci è bastata per ottenere la concentrazione giusta. Siamo andate subito in vantaggio e forse questo ci ha portato ad abbassare un po’ la guardia; abbiamo sofferto pur creando occasioni da gol, alla fine la vittoria ce la siamo meritata. I prossimi match li dovremmo affrontare con la stessa mentalità, non dobbiamo sottovalutare nessuno perché sono sicura che anche quest’anno possiamo fare bene e difendere il nostro scudetto.
Qual è la calciatrice a cui ti ispiri e che rappresenta il tuo punto di riferimento?
Non ho un punto di riferimento ben preciso. Quando vedo calciatrici con un’esperienza importante alle spalle cerco di imparare da loro. Se dovessi dire un nome mi viene in mente Alia Guagni.
Qualche settimana fa hai debuttato in serie A: quali emozioni hai provato ?
Il debutto in serie A è stato qualcosa di speciale. Durante il riscaldamento prima di entrare mi tremavano le gambe, poi una volta dentro è stato tutto più facile grazie anche alle mie compagne. Erano 10 minuti in cui dovevo dare tutto e credo di averlo fatto. Aspettavo da tanto questo momento, ho lavorato con impegno e finalmente è arrivato, ringrazio il mister per avermi dato questa possibilità.
La prima squadra sta vivendo un momento difficile: quali sono secondo te le cause ?
Si è un momento difficile per la prima squadra, certe partite dovevano essere affrontate diversamente e in altre meritavamo molto di più. Credo che le qualità per fare meglio ci siano e in questa seconda parte di campionato si può e si deve recuperare.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto nel calcio e al di fuori del rettangolo verde?
Il mio sogno nel calcio è quello di arrivare ad essere titolare in serie A e poi magari giocare in Nazionale. Al di fuori del calcio non so, ho ancora un anno per decidere, sicuramente prenderò all’università.