Dopo la pausa in corrispondenza delle festività, riprende con il nuovo anno sabato pomeriggio alle ore 14.30 a Mozzanica il cammino del Ravenna Woman nel campionato di Serie A. La società romagnola si è mossa attivamente sul mercato, e oltre al cambio di allenatore che ha portato il DS Lorenzini in panchina, ha aggregato il difensore francese Felicitè Hamidouche dal Bordeaux e la centrocampista Giorgia Filippi, che torna dall’Imolese in prestito con diritto di riscatto. La sfortuna ha però messo fuorigioco anche la nuova straniera e le nuove arrivate non saranno saranno disponibili per questa trasferta che si prospetta tutt’altro che semplice, con le bergamasche che guardano dall’alto tutto il gruppo di centro classifica occupando la quarta posizione in coabitazione con la Fiorentina a 13 punti. Il Ravenna, reduce da un solo punto nelle ultime cinque partite, è invece fermo a quota 6 in penultima posizione e cercherà la scossa per risalire la graduatoria, anche se, ancor prima dei punti, sarà importante offrire in campo una buona prestazione di carattere. A proposito di questo ecco il commento del nuovo Mister, che presenta la partita e il suo nuovo corso.
Mister Lorenzini, a Mozzanica conta più la prestazione del risultato?
“Si tratta del primo gradino di un nuovo percorso e ci aspettiamo quindi di verificare la squadra di fronte a una sfida importante. Il Mozzanica purtroppo non è l’avversario migliore per fare questo primo passo perchè è certamente di una squadra attrezzata e solida, ma noi ovviamente andiamo là per giocarcela. I punti servono senza dubbio, ma è ancora più importante dare un filo logico alle nostre prestazioni e creare un progetto. C’è tempo per costruire, non troppo, ma ancora ce n’è.”
Ancora una volta torna in panchina per dare una svolta alla stagione…
“La cosa certa e abbastanza evidente anche dall’esterno è che alle ragazze servisse una scossa. Come Direttore Sportivo ho prospettato diverse possibilità al Presidente, per poi lasciare a lui la scelta su come procedere. La decisione presa è per me la più scomoda, perché ovviamente bisogna stare attenti a non confondere la figura del DS e quella dell’allenatore, ma se è questa la strada che può servire a scuotere l’ambiente ben venga questo cambio di veste da parte mia. Nelle altre occasioni in cui sono subentrato in questi nove anni è sempre andata bene e spero di ripetere il risultato positivo anche perché conto molto sul resto dello staff che è rimasto praticamente inalterato, ma scaramanticamente mi spaventa molto l’appellativo di ‘specialista’.”
Il fatto di conoscere già bene il gruppo può essere un vantaggio nel tentativo di trovare subito gli aggiustamenti migliori?
“Sicuramente conosco bene le caratteristiche delle atlete dal punto di vista tecnico, non fosse altro perché le ho scelte io, ma non è certo sufficiente per trovare l’equilibrio giusto e la migliore amalgama. Bisognerà guardare la squadra da una prospettiva diversa per individuare situazioni che magari nella precedente gestione non erano state notate, e conoscendo pregi e difetti delle ragazze so che possono migliorare. So però anche che non si sono amalgamate, e questo è l’unico dato di fatto per il momento.”
Anche gli aiuti arrivati dalla finestra di mercato possono aiutare a svoltare la stagione?
“Quella che stiamo vivendo non è certo una stagione fortunata. Già quest’estate nell’ultimo periodo perdemmo un paio di ragazze sulle quali puntavamo molto e che scelsero altre destinazioni. Poi abbiamo dovuto fare a meno anche di Azzurra Principi che sta attraversando una pausa di riflessione a proposito dell’attività agonistica. Si trattava di tre titolarissime che abbiamo sostituito all’ultimo minuto con ragazze altrettanto valide, ma che per ora non hanno trovato l’intesa giusta. Ora nel mercato di riparazione abbiamo deciso di rinforzare la squadra con due straniere, ma la Dea Bendata ancora una volta non ci ha aiutato, perché la prima ha giocato 25’ prima di rompersi un polso, e la seconda al primo allenamento ha subito una distorsione al ginocchio. Cerchiamo però di non dare peso a questi segnali negativi e guardiamo avanti: speriamo che possano rientrare al più presto, e da qualche settimana abbiamo aggregato anche Giorgia Filippi, che già ha giocato con noi l’anno scorso e che sta lavorando per recuperare la miglior condizione.”
Testa, gambe o tattica, qual è la ricetta per uscire da questo momento negativo?
“Generalmente per scuotere l’ambiente la tattica è molto importante. Dare un nuovo verbo alla squadra stimola sempre molto le atlete, anche se non è detto per forza che sia la giusta soluzione. È però evidente che per risalire la classifica ci vorranno anche tanta concentrazione e forza nelle gambe, quindi direi che tutte e tre le componenti saranno decisive.”
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