E’ una Dea in vena di miracoli questa Atalanta Mozzanica, capace di scivoloni clamorosi, come quello che ha escluso dalla coppa Italia le bergamasche sette giorni fa, ma anche di risultati esaltanti e al di là di ogni più rosea previsione. Dopo aver fermato Madama Juventus a Vinovo nella quinta giornata di campionato, oggi è il diavolo targato Carolina Morace, capolista del torneo, ad essere costretto al pareggio a reti bianche, da un’Atalanta coriacea e agguerrita. Un freddissimo pomeriggio è quello che a Milano fa da sfondo alla gara tra Milan e nerazzurre. Mister Ardito getta subito nella mischia dal primo minuto le ultime due arrivate in ordine cronologico Martinovic e Caccamo. Il tecnico delle bergamasche estrae un altro coniglio dal cilindro e si inventa un rombo di centrocampo con Stracchi vertice alto e Piacezzi schierata a sorpresa davanti alla linea difensiva alla Desailly, mentre Scarpellini ricopre l’inedito ruolo di difensore centrale al fianco di Vitale. Carolina Morace risponde con il suo 4-3-3, con l’ex Rizza titolare sulla corsia di destra e Giacinti, Sabatino e Bergamaschi nel tridente offensivo.
Dopo qualche minuto di studio tra le due contendenti sono le padrone di casa a usufruire della prima vera palla goal del match: all’8′ Lazzari atterra Sabatino sul limitare dei sedici metri. La specialista Giugliano esplode il destro e Lemey risponde alla grande deviando in angolo con l’aiuto della traversa. Sugli sviluppi dello stesso corner Giacinti riesce a mandare al tiro ravvicinato Bergamaschi, ma la n. 1 nerazzurra fa sua la sfera in due tempi. Le ospiti si difendono con i denti e dimostrano di poter impensierire le rossonere con rapidi contropiedi. Stracchi dal limite ci prova al volo al 17′ sulla corta respinta della difesa meneghina, ma la sua volée è ben oltre il bersaglio. Al 24′ sull’ennesimo tiro dalla bandierina per le locali, la palla giunge a Giacinti posizionata all’altezza del vertice destro dell’area piccola, l’ex Mozzanica tuona colpendo incredibilmente l’incrocio dei pali.
Un minuto dopo è Giugliano ad avere una buona occasione sul sinistro, ma il compasso si allarga troppo e la sfera è sul fondo. Il Milan adesso fa la gara, mentre le ospiti soffrono asserragliate nella propria area. Alla mezzora appena superata però, anche le atalantine riescono a confezionare una ghiotta palla goal: Re fugge sul fondo, tocca al centro dove Martinovic da due passi svirgola clamorosamente, Colombo riesce ad andare al tiro in precario equilibrio, ma la conclusione è facile preda di Korenciova. Sul capovolgimento di fronte le padrone di casa conquistano ancora un corner, sugli sviluppi del quale Tucceri Cimini crossa sul secondo palo, dove Lemey deve allungarsi per allontanare nuovamente. Alla forte partenza delle padrone di casa, risponde la Dea nel finale che in due occasioni riesce a far paura al diavolo: Caccamo impatta al 44′, la palla giunge a Re che da due passi gira di prima, ma Korenciova salva miracolosamente alzando sulla traversa. Sugli sviluppi del corner è ancora Artemide a scoccare la freccia dal centro dell’area, ma il suo piattone è respinto d’istinto da Korenciova con lo scarpino. Stracchi a tempo scaduto da fuori spara sopra la traversa e sul suo tiro termina la prima frazione.
Al rientro dagli spogliatori tra le squadre sembra regnare più equilibrio, ma al 54’ le rossonere vanno ancora vicinissime al vantaggio su azione da calcio d’angolo: Sabatino ruba il tempo a tutte e incorna, centrando il palo alla sinistra di Lemey, la palla danza ad un passo dalla linea di porta ed è infine Piacezzi ad allontanare. Le rossonere spingono, ma le bergamasche tengono e cercano sempre con delle rapide ripartenze di creare qualche grattacapo alla difesa milanista, senza però troppa fortuna. Sabatino al 72′ trova la rete, ma si alza la bandierina del primo assistente Di Maio. Carolina Morace toglie Rizza ed inserisce Heroum per alzare il baricentro delle sue. All’80’ anche mister Ardito opera un cambio ed inserisce Pellegrinelli per Piacezzi, abbassando il raggio d’azione di Capitan Stracchi. All’85’ è proprio Pellegrinelli a dare il la al contropiede, servendo in area Martinovic che va al tiro, ma l’ex Roma e Sassuolo trova solo le gambe di un difensore e il corner. Nel concitato finale il Milan tenta l’assedio: le padrone di casa guadagnano una punizione dal limite a due minuti dal termine, Tucceri va col suo sinistro a giro, ma la conclusione è centrale e Lemey blocca. Pericolo scampato per le nerazzurre che tengono fino all’ultimo dei tre primi di recupero, ma a 5 secondi di cronometro dal fischio finale, Giacinti riesce a servire Tucceri davanti a Lemey, la violenta botta del terzino del Milan e della nazionale, trova però sulla sua corsa una strepitosa Lemey che compie il miracolo e salva la sua porta. Subito dopo il direttore di gara comanda la fine delle ostilità. Anche il diavolo cade nella trappola bergamasca architettata da Michele Ardito e le terribili ragazze nerazzurre possono così festeggiare a centrocampo, tra gli applausi sinceri di tutto il pubblico presente.
MILAN (4-3-3): Korenciova; Rizza (70′ Heroum), Fusetti, Mendes, Tucceri Cimini; Carissimi (62’ Alborghetti), Tahisa, Giuliano; Giacinti, Sabatino (cap.), Bergamaschi (82′ Longo). All. Carolina Morace. A disposizione: Ceasar, Alborghetti, Heroum, Capelli, Zigic, Longo, Coda.
ATALANTA (4-1-3-2): Lemey; Lazzari, Vitale, Scarpellini, Jordan; Picezzi (80′ Pellegrinelli); Colombo, Stracchi (cap.), Re; Martinovic, Caccamo. All. Michele Ardito. A disposizione: Salvi, Zanoli, Mandelli, Fusar Poli, Pellegrinelli, Anghileri.
Arbitro: Alberto Ruben Arena di Torre del Greco; assistenti: Ciro di Maio di Molfetta e Rosy Floriana Barbata di Trapani.
Note: Giornata di sole, ma gelida. Presenti circa 400 spettatori. Recupero 2’+3′. Ammonita: Caccamo (A) al 62′. Valentina Giacinti premiata prima della gara dall’AIC con il premio di capocannoniere della stagione scorsa.
Photo Credit: Atalanta Mozzanica