La sosta del campionato è il momento giusto per fare un primo bilancio assieme al direttore sportivo Fausto Lorenzini che analizza i primi 180 minuti giocati fin qui dal Ravenna. I numeri della squadra biancorossa sono contrastanti: da una parte due buone prestazioni, prima contro Empoli, poi contro il quotato Verona, ma dall’altra un punticino arrivato con tanto rammarico in terra toscana con la squadra azzurra che ha raggiunto il Ravenna a tempo abbondantemente scaduto. Poi c’è il ko contro le scaligere: una sconfitta che ha messo in evidenza qualche amnesia di troppo, ma che allo stesso tempo ha mostrato un Ravenna volenteroso e mai domo.
“Occorre ovviamente mantenere i nervi saldi – spiega Fausto Lorenzini – perché l’inizio non è dei migliori con questi punti sfumati alla fine di due partite molto combattute. Quelli con l’Empoli pesano probabilmente di più perché la partita era arrivata alla conclusione. Contro il Verona pesa per come si è sviluppata, ma sappiamo di avere qualche defezione con delle giocatrici che non possono giocare per varie vicissitudini“. Al di là delle assenze, l’analisi di Lorenzini prosegue con il gioco espresso dalla squadra, che rappresenta certamente una nota positiva. “Facciamo buone cose anche se ci dobbiamo ancora conoscere. I primi tempi sono sempre stati molto positivi, mentre i secondi poco convincenti, ma credo sia un problema di assestamento e che sarà necessario aspettare di avere la squadra al completo per valutare, i conti si faranno sicuramente alla fine, ma direi che dalla quinta giornata saremo comunque assestati”.
L’analisi si sposta dunque sulle singole gare giocate. “Le due partite raccontano situazioni diverse. Ad Empoli c’è stato proprio un calo nel quale la squadra di casa ci ha schiacciato. Con il Verona – prosegue Lorenzini – nei primi 10′ del secondo tempo la squadra non era in campo e in questa situazione l’approccio è stato sbagliato. Di buono c’è – spiega il diesse – che contro il Verona siamo riusciti a rientrare in partita nonostante due gol subiti e questo conferma che la squadra di base c’è e lotta, ma in questo momento manca anche un po’ di fortuna e in un gioco di situazioni come il calcio si fa sentire. Se ad esempio – ipotizza – contro il Verona fossimo riusciti a concretizzare una delle tante situazioni create nel primo tempo riuscendo a raddoppiare la partita sarebbe senz’altro cambiata”.
In mezzo a tutto questo però c’è un percorso nuovo intrapreso dal Ravenna, che proprio nella partita casalinga contro il Verona ha fatto debuttare di fronte al proprio pubblico l’inno e la mascotte Juara. “Questo è il nostro nuovo modo di pensare: portare visibilità e sviluppare un nuovo modo di fare calcio nel femminile, dando impulso a una serie di iniziative per le quali ci ha supportato anche lo sponsor Family Hotels Italia e devo dire che queste cose hanno riscosso un grande successo. Ovviamente – continua – ora queste belle iniziative devono essere supportate anche dai risultati positivi della squadra, ma sono orgoglioso del cammino che stiamo intraprendendo“.
Lorenzini è anche felice e orgoglioso del cammino della squadra Primavera di Marinella Piolanti, che in queste prime partite di campionato ha ottenuto grandi risultati. “Il nostro modo di concepire calcio è questo. Le iniziative servono a darci visibilità e per avere una base di giocatrici giovani sia primavera, sia under 12. Per questo motivo stiamo facendo progetti motori all’interno delle scuole. Se il calcio femminile deve crescere – spiega Lorenzini – deve farlo alla base e noi facciamo il nostro per quanto riguarda la città di Ravenna ed il suo comprensorio: abbiamo appena iniziato e ci stiamo lavorando. La primavera – conclude il direttore sportivo – è l’espressione di quanto iniziato qualche anno fa e ora lo stiamo facendo con ancora più mezzi e qualità e mi aspetto che i risultati delle giovanili proprio per questo continuino a crescere”.
Credit Photo: Comunicato Stampa (Ravenna Woman)