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Contro la Sampdoria, le Juventus Women sono scese in campo con addosso una veste parzialmente nuova in vari reparti; in particolare, tra i pali ha esordito la canadese classe 1999 Lysianne Proulx, il cui acquisto è stato ufficializzato lo scorso 26 agosto. Già portiere della nazionale, Proulx ha esordito in un match particolarmente complicato che l’ha impegnata in alcune occasioni, permettendole di scaldare i guantoni e assaporare un’intera partita in un campionato tutto nuovo per lei: ha infatti raggiunto la massima serie italiana dopo aver militato in Australia e nel competitivo campionato di National Women’s Soccer League.

Al termine della gara, Proulx ha parlato della compattezza e del suo feeling con il gruppo che, nel giro di poco più di un mese, l’ha accolta nel migliore dei modi: «È fantastico allenarsi con queste ragazze ogni giorno, ma è stato ancora più speciale giocare con loro.»

Il portiere ha poi descritto la felicità dopo il suo esordio in Serie A e la partita da lei giocata da protagonista e non dalla panchina, che ha terminato senza subire reti: «Non potevo chiedere un debutto in Serie A migliore con tre punti conquistati e la porta inviolata. È stata una buona partita, a volte era difficile trovare spazi ma lo sapevamo e ce lo aspettavamo. Difensivamente siamo state solide e le ragazze sono state bravissime.»

Prima di chiudere l’intervista, ha poi espresso la sua gioia sapendo che la Champions League è dietro l’angolo, una competizione a cui aspira fin da quando era piccola e che, adesso, è un sogno diventato realtà: «Da quando ero bambina giocare in Champions League è sempre stato il mio sogno, quindi esserci qualificate ed essere lì è qualcosa di incredibile. Non avrei mai pensato da bambina di riuscirci, non sono la prima giocatrice di Montreal a essere in Champions League e spero di non essere l’ultima, ma sono davvero entusiasta e non vedo l’ora.»

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.