Le bergamasche tornano da Verona con un solo punto, ma a conti fatti un punto d’oro e da tener ben stretto. Le ragazze di mister Ardito non riescono a ripetere l’impresa di Roma e sbattono contro un Chievo agguerrito che ha cercato invano quei tre punti che avrebbero significato molto probabilmente l’ipoteca sulla salvezza a due giornate dal termine. Un bel sole fa da coreografia alla sfida tra clivensi e bergamasche. Con Piacezzi e Jordan non disponibili, mister Ardito conferma sulla destra la giovane Mandelli dopo la buona prova romana. Non c’è Colombo, impegnata con la nazionale under 19 e il tecnico delle bergamasche schiera allora dal primo minuto Pellegrinelli nel tridente con Martinovic e Kelly. Anche Emiliano Bonazzoli opera delle modifiche nel pacchetto arretrato e presenta Daiana Mascanzoni terzino destro e Zanoletti e Faccioli centrali. A centrocampo Fuselli funge da mezzala destra, mentre l’attacco poggia sulle ex mozzanichesi Tarenzi e Pirone con l’eterna Boni a supporto.
La gara entra nel vivo sin dalle prime battute. Le venete hanno bisogno di punti per allontanarsi dalla zona retrocessione, le bergamasche invece voglio difendere il quinto posto, insidiato ancora da Sassuolo e Florentia. Al 5′ le ospiti passano in vantaggio alla prima vera occasione: Kelly riceve e imbecca nel corridoio Pellegrinelli che incrocia alla perfezione e supera Gritti, infilandola sul palo più lontano. Il goal subito suona come una sveglia per le gialloblù che reagiscono prendendo il pallino del gioco. Al 14′ Tarenzi coglie il pareggio su perfetto assist di Pirone, ma la bandierina dell’assistente Santoruvo è alta. Poco dopo Sardu dal limite, tenta la botta, ma la conclusione è troppo centrale. Le locali crescono col passare dei minuti e al 18′ sono ancora pericolose, con la solita Pirone che sbuca sulla sinistra e crossa basso per l’esterno di prima di Tarenzi che non trova la porta. Al 22′ Martinovic ha un’incredibile occasione sulla sponda di Re, il suo colpo di testa da distanza ravvicinatissima viene smanacciato da Gritti sulla linea di porta, sul proseguimento dell’azione Kelly raccoglie e calcia a botta sicura, Martinovic devia in rete, ma da posizione irregolare. Al 25′ Tarenzi fa a sportellate con Rizzon e può andare al tiro da distanza ravvicinata, ma la sua cannonata sul primo palo è deviata in angolo da Lemey. La partita è ricca di capovolgimenti di fornte: al 27’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la sfera respinta dalla difesa arriva dalle parti di Scarpellini che spara di poco alto. Al 29′ le padrone di casa pervengono al pareggio: Daiana Mascanzoni crossa in mezzo, Boni calcia al volo, sulla traiettoria c’è Pirone che tocca quel che basta per infilare Lemey. Kelly al 34′ ci prova col sinistro da fuori, ma il tiro è alto. A tempo scaduto Re ha una buona occasione, ma la sua girata al volo è respinta con la schiena da un difensore a pochi passi dalla porta difesa da Gritti.
Rizzon, apparsa in evidente difficoltà dopo una botta ricevuta attorno al 20’, cede il campo a Zanoli che prende posizione sulla sinistra, con Lazzari che si sposta al centro. La gara appare più equilibrata, regna il tatticismo, ma scarseggia la lucidità da ambedue le parti. Al 64′ mister Ardito gioca la carta Caccamo che subentra a Pellegrinelli. Al 68’ però le locali si portano in avanti: Tarenzi di forza si conquista un angolo, dalla bandierina Valentina Boni pesca sul primo palo Faccioli che anticipa tutte e infila Lemey. Il raddoppio è una doccia fredda per le bergamasche e mister Ardito decide al 75′ di effettuare l’ultimo cambio, inserendo Anghileri per Martinovic. E due minuti dopo la giovanissima attaccante bergamasca ripaga il suo tecnico: Zanoletti e Gritti pasticciano sul limite dell’area, Anghileri si infila tra le due giocatrici locali, rubandogli la sfera prima di depositarla comodamente nella porta sguarnita. Clamorosa l’indecisione della difesa veneta che spiana la strada al bomber formato tascabile nerazzurro che realizza un goal di rapina alla “Paolo Rossi”. Emiliano Bonazzoli manda in campo all’83’ Riboldi per Boni, ma poco dopo Debora Mascanzoni si becca il secondo giallo e rientra anzitempo negli spogliatoi, lasciando le compagne in dieci. Nonostante la superiorità numerica le bergamasche non riescono però a impadronirsi della mediana. A tempo ormai scaduto le nerazzurre hanno un’ultima chance di ottenere la vittoria: Scarpellini conquista una punizione sulla destra, Stracchi pennella sulla testa di Vitale che sbaglia totalmente l’impatto a un metro dalla porta, ponendo di fatto fine alla contesa.
Finisce con un pareggio che suona certo meglio di una sconfitta per entrambe le squadre, ma che non toglie le castagne dal fuoco delle venete, costrette a vincere il derby con l’Hellas di sabato prossimo, mentre le atalantine rimangono salde al quinto posto, ma vedono avvicinarsi il Sassuolo che nell’anticipo di mercoledì ha incredibilmente conquistato i tre punti contro la Juventus. E’ un campionato avvincente, da gustarsi fino all’ultimo respiro.
Chievo Verona (4-3-1-2): Gritti; Daina Mascanzoni; Zanoletti, Faccioli, Ledri; Fuselli Sardu, Debora Mascanzoni; Boni (83′ Riboldi); Tarenzi (91′ Mason), Pirone. All. Emiliano Bonazzoli. A disposizione: Sargenti, Motta, Salamon, Varriale e Tardini.
Atalanta (4-3-3): Lemey; Mandelli, Vitale, Rizzon (52′ Zanoli), Lazzari; Scarpellini, Stracchi, Re; Pellegrinelli (64′ Caccamo), Martinovic (75′ Anghileri), Kelly. All. Michele Ardito. A disposizione: Salvi, Fusar Poli, Marchesi e Ghisi.
Arbitro: Luca Baldelli di Reggio Emilia; assistenti: Laura Cordani e Emanuele Santoruvo di Piacenza.
Reti: Pellegrinelli (A) al 5′ e Pirone (CV) al 29′; Faccioli (CV) al 68′ e Anghileri (A) al 77′.
Note: Giornata calda e soleggiata. Campo in erba artificiale. Presenti circa 150 spettatori. Recupero: 2’+4′. Ammonite: Rizzon (A) al 33′; Debora Mascanzoni (CV) al 56’ e al 79’, e Faccioli al 68. Espulsa: Debora Mascanzoni (CV) al 79′ per doppia ammonizione.
Photo Credit: Atalanta Mozzanica