La presenza del presidente Andrea Agnelli non è mai casuale. Il numero uno del club è lì, a bordocampo, accanto al direttore dell’area Juventus Women Stefano Braghin, mentre le ragazze cominciano il riscaldamento sulla solita playlist che accompagna l’avvicinamento alle partite. Si avvicina anche coach Rita Guarino, l’adrenalina pre gara sale ma la fiducia nel lavoro di preparazione svolto smorza la tensione.
La presenza del presidente non è mai casuale, è una certezza nei momenti importanti della stagione e in questa occasione fa anche un effetto distensivo: il ritorno qui dopo un anno e mezzo è senza tifosi, lo Stadium vuoto fa un po’ paura e un po’ trasmette responsabilità; Agnelli è lì a fare gli onori di casa, a ricordare che quel «Fino alla fine» in questo club vale per tutti, senza differenza di genere o categoria.
Scendono in campo le avversarie del Lione: tutte capitane nelle loro Nazionali, tutte affamate di successo nonostante abbiano vinto tutto ciò che è possibile negli ultimi anni. Il disappunto per aver beccato le campionesse in carica della Women’s Champions League potrebbe essere tanto, e i primi minuti a tutto campo delle francesi lo testimoniano. Poi però viene fuori quel lavoro svolto per dieci lunghi giorni, tra sacrificio e passione, al fine di sfruttare al meglio l’opportunità di misurarsi con le migliori.
La grande prova delle Juventus Women è frutto del lavoro
Le bianconere reggono l’impatto e alla seconda occasione nitida passano in vantaggio: è qui che concretizzano la loro forza. Il Lione assorbe il colpo ma perde qualche certezza, anche perché le ragazze di Rita Guarino continuano a crescere e a rendersi pericolose. Il vantaggio per 2-1 al termine del primo tempo è un pieno di consapevolezza e autostima: un errore di Hurtig a tu per tu col portiere pesa in negativo sul vantaggio e il calcio di rigore concesso al Lione è inesistente perché il fallo avviene un metro fuori l’area. Tra l’altro, va ricordato che le francesi non subivano due reti da settembre 2019 (in quella gara vinsero 8-3).
Nella ripresa il Lione sfrutta gli errori, e ribalta e chiude il match sul 2-3, ma la presenza del presidente Andrea Agnelli resta pur sempre non casuale: la Juventus Women che ha voluto fortemente nel 2017, e sostenuto in questi tre anni e mezzo, è diventata una realtà a livello europeo, capace di giocarla alla pari con le campionesse delle ultime cinque Women’s Champions League.
Credit Photo: Andrea Amato