Definitivamente archiviata la partita all’Emirates Stadium di Londra, la Juventus Women torna a dare anima e corpo in campionato e si appresta a sfidare in trasferta, allo stadio Ferruccio di Seregno a partire dalle 18 di questa sera, il Como Women, una squadra che è cresciuta a campionato in corso e che ha dato prova di solidità e di concretezza anche contro le big, una delle tante motivazioni per cui è importante, per la Juventus, dare il massimo dal fischio d’inizio fino a quello finale.
Ieri pomeriggio, l’allenatore della squadra bianconera Massimiliano Canzi ha rilasciato un’intervista in cui ha appunto commentato, tra le altre cose, il cammino in Women’s Champions League, andato ben oltre le aspettative iniziali, che davano già spacciata la formazione di Torino affrontando il Paris Saint-Germain, motivo per cui arrivare a disputare un match come quello di Londra, per intensità e tattica, è qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato, e che lascia speranze per il futuro: «Ci ricordiamo ancora i commenti, quando il sorteggio ha decretato la sfida con il PSG nel Round 2 di Champions League, nei quali tutti ci davano per spacciati. Ci siamo guadagnati e sudati la possibilità di giocare la fase a gironi, sfidando grandi squadre e restando, praticamente in tutte le gare, sempre in partita. Vedendo le statistiche del girone si può pensare che il bilancio sia totalmente negativo, ma in realtà sappiamo che non è così. Dobbiamo ragionare su quello che è stato il nostro percorso, che riteniamo positivo al di là dell’eliminazione. Lavoriamo insieme da poco tempo e sicuramente è stato tutto di insegnamento per il futuro».
Il tecnico si è dunque spostato nel concreto sulla partita che avrà luogo oggi contro il Como, una squadra da non sottovalutare e che ha, come detto poc’anzi, dimostrato di potersela giocare anche contro le squadre favorite per la poule scudetto: «Il Como Women ha vinto le ultime quattro partite e questo è segnale del periodo strepitoso che stanno vivendo: è la dimostrazione di quanto dicevo prima del match d’andata ossia che Stefano Sottili è un allenatore che ha poco da imparare, ha una storia che parla per lui ed ero convintissimo che avrebbe fatto molto bene a Como. Chi ha pensato che le lombarde fossero facili da superare ha fatto male: è una squadra che sta facendo bene, organizzata, che bada al concreto e difficilissima da affrontare».
Canzi ha chiuso l’intervista esprimendosi su quelli che sono gli “insegnamenti” che la Juventus si porta a casa dalla partita contro le inglesi e su quale tipo di gara dovrà essere giocata dalle sue ragazze contro il Como per tornare a incarnare i valori di “fame”, “atteggiamento” e “prestazione”: «È una partita che chiude un ciclo in cui abbiamo giocato tantissimo, non posso dire che siamo al 100%, com’è normale che sia, giocando ogni tre giorni e non ogni sei/sette. L’ho detto alle ragazze: dovremo essere brave a passare da un contesto come quello dell’Emirates Stadium in Champions League a una partita di campionato, questo è un passaggio fondamentale, indispensabile. Dobbiamo essere consapevoli, e sono certo che lo siamo, che quella di domani sarà una sfida davvero molto impegnativa e dovremo calarci nella stessa con la giusta mentalità. Tenendo la medesima intensità del Como, allora poi vengono fuori i valori. Sono sicuro che le ragazze abbiano compreso che tipo di gara sarà e di conseguenza sono convinto che faremo una grande prestazione. Il fioretto per questo incontro lo lasciamo a Vinovo e ci portiamo dietro la sciabola».