L’allenatore della Fiorentina Women’s Antonio Cincotta ha parlato così direttamente dal palco dell’evento “Un gioco da ragazze”: “Grazie per questa opportunità di confronto e di condivisione che serve tantissimo nel nostro percorso. Io ho a 34 anni ho scoperto il calcio femminile all’università mentre facevo un master alla Bocconi. Quel master lo ricordo per due motivi: per chi c’era a fare con me il corso, ovvero Gianluca Vialli. E poi perché durante il corso ci fecero vedere come lavorava l’Arsenal femminile. Una super organizzazione anche dal punto di vista economico. Questo è stato il mio primo incontro con il calcio femminile. Da lì poi io ho iniziato a fare l’allenatore, lavoravo con Maurizio Ganz che adesso allena il Milan femminile. Sono dodici anni che alleno squadre femminile sia di A che di B. Quattro anni fa arrivai alla Fiorentina e mi sembrò di vivere un mondo 2.0. La Fiorentina per la squadra femminile ha fatto davvero tanto. Quattro anni fa qualcuno ci prendeva in giro dalle tribune. Invece adesso abbiamo fatto un percorso qua a Firenze difficile ma molto bello che ci ha portato a giocare delle sfide internazionali. Il gap con il calcio inglese è notevole. Una delle notizie che può far riflettere è che una delle calciatrici più forti al mondo Sam Kerr ha firmato un contratto con il Chelsea da 700.000 euro a stagione. Parliamo di una organizzazione importante, ma comunque noi dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto fino ad ora. Ma dobbiamo anche guadare avanti con decisione e convinzione. Il mio sogno è che un giorno una tipo Sam Kerr possa scegliere la Fiorentina o il campionato italiano”. Sul proprio profilo Facebook a ribadito l’ importanza di questo incontro:
“Bellissimo il convegno organizzato dalla #LegaPro “calcio, un gioco da ragazze”. Un momento di crescita con un parterre di assoluta eccellenza, tra Cristiana Capotondi Renzo Ulivieri, Damiano Tommasi , Katia Serra , e tantissimi illustri esponenti. Insieme a Marta Mascarello abbiamo raccontato l’esperienza Fiorentina”.
Credit Photo: Profilo Facebook Antonio Cincotta