Il pareggio contro l’Inter è ormai alle spalle ed il Como Women ha già ripreso ad allenarsi per focalizzarsi al 100% sulla prossima gara, contro il Parma.
Quella della scorsa domenica, però, non è stata una partita come tutte le altre, soprattutto per il direttore generale del Como Women, Miro Keci, che è tornato ad affrontare il club di cui è stato dirigente fino al 2021. Una gara, dunque, vissuta con una passione e un coinvolgimento diversi, come da lui stesso ammesso: “Andare a giocare a Milano contro l’Inter è stata una grande emozione; ho ancora molti amici lì e conservo un ottimo ricordo dei miei anni nel club nerazzurro. Poi però, ovviamente, al fischio d’inizio l’emozione e l’amicizia non contano più e quello che importa è solo competere per la vittoria“. Una vittoria che le comasche non sono riuscite ad ottenere, riuscendo però a portare a casa un soddisfacente pareggio: “Penso che le ragazze abbiano dato il massimo e devo far loro i complimenti. Hanno offerto un’ottima prova in campo, hanno dato il 100% e non posso che ritenermi soddisfatto“.
Soddisfazione certo, anche se il Como ha dato la sensazione di poter puntare a qualcosa di più del semplice pareggio, anche in virtù della rete annullata a Kubassova nel secondo tempo: “Gol annullato regolare? Beh, io in diretta mi sono accorto subito che Vlada era in linea e il gol era buono. Purtroppo questo episodio non ci ha premiati, com’è successo anche altre volte in stagione. C’è rammarico perché nel corso del campionato è capitato in diverse occasioni che le decisioni arbitrali ci penalizzassero. La spiegazione che mi do? Penso che siamo una squadra giovane, l’unica neopromossa in Serie A e durante le partite vedo che le avversarie sono un pizzico più maliziose di noi, mentre noi non riusciamo a esserlo. Fa parte del percorso di crescita e le nostre calciatrici devono impararlo“, afferma il dg.
Decisioni arbitrali, dunque, ma anche poca convinzione delle calciatrici nel perseguire il proprio scopo in ogni modo: “Vorrei ricordare che lottiamo per un obiettivo importante, cioè la salvezza, e perciò vogliamo essere tutelati affinché i nostri sforzi sul campo non vengano resi vani dalla direzione di gara. Detto questo, chiudo il discorso perché non mi piace parlare di arbitri e non l’ho mai fatto. La società Como Women accetta le scelte arbitrali e non è nello stile del club lamentarsi delle valutazioni del direttore di gara. Personalmente ho massimo rispetto per gli arbitri e gli assistenti, che nella nostra categoria sono spesso ragazzi molto giovani. Sono sicuro che scendono in campo per dare il massimo nel loro lavoro, e ovviamente anche a loro capita di sbagliare“.
Errori che tutti si augurano non avvengano nella prossima importantissima sfida contro il Parma al Tardini: “Sarà uno scontro diretto importante, in uno stadio fantastico, uno di quelli che ci deve render fieri di giocare in Serie A. Il Parma è una squadra forte a mio avviso, con calciatrici di ottima qualità in rosa. Speriamo di vedere una grande partita domenica“, conclude Keci.