Domenica alle 12.30 le rossonere ospiteranno a Vismara il Sassuolo, la vera sorpresa di questa stagione. Nell’ultimo impegno stagionale, Giacinti e compagne proveranno a blindare il secondo posto contro la terza
della classe.
SASSUOLO (4-3-1-2): Lemey; Santoro, Orsi, Filangeri, Philtjens; Pondini, Brignoli, Dubcovà; Bugeja; Pirone, Tomaselli.
Allenatore: Gianpiero Piovani
THE FINAL COUNTDOWN
“It’s the Final Countdown!” cantavano gli Europe, e tutti intonavano (o stonavano) l’assolo musicale a squarciagola, sentendosi invincibili. Nel 1986, anno di produzione di questo storico pezzo, nessuna delle calciatrici della rosa rossonera era nata. Eppure le parole pronunciate dalla band svedese e la base unica sono perfettamente adattabili alla causa milanista, che domenica avrà un impegno fondamentale in chiave Champions League. Ci penserà Ganz a farla sentire alle sue ragazze, che nell’86 aveva 17 anni. E proprio in quell’anno, “El segna semper lù” esordiva in Serie A con la maglia della Samp. 34 anni orsono.
(QUASI) TUTTO IN 90 MINUTI
A Vismara il Diavolo si gioca molto, ma non tutto. Le rossonere viaggiano sull’onda dell’entusiasmo – 7 vittorie nelle ultime 7 gare – e non ci potrebbe essere momento migliore per affrontare uno scontro così importante. Tuttavia, escludendo la Juventus delle imbattibili, l’avversario sarà il più arduo del campionato: il Sassuolo, terzo a -2 dalle rossonere. Con una vittoria la squadra di Ganz darebbe un segnale forte di supremazia, dando una spallata alle rivali: in caso di successo, oltre allo scontro diretto favorevole, le rossonere si porterebbero a +5. Una sconfitta, però, non sarebbe compromettente: le neroverdi avrebbero un’unica lunghezza di vantaggio, con tutto il girone di ritorno da disputare. Giacinti e compagne partiranno però con un vantaggio psicologico, oltre che di classifica, visto che per mantenersi in zona Champions potranno contare su due risultati su tre. Senza contare il fattore campo, che però con le porte chiuse è praticamente nullo.
OCCHIO ALLA RAGAZZINA DA MALTA
Siamo nel 2004. Mark Zuckerberg fonda Facebook, il Porto di Mourinho vince la Champions League e la Grecia trionfa a sorpresa nel Campionato Europeo in Portogallo. Nel frattempo in un’isola del Mediterraneo il 5 maggio nasce a Pietà (Malta) Haley Bugeja, che sedici anni dopo diventerà protagonista nel calcio femminile italiano. La maltese si è adattata alla perfezione al bel Paese, e nel giro di pochi mesi si è presa il posto nella copertina della cavalcata neroverde, la vera rivelazione di questa stagione. La sedicenne ha già segnato 6 reti in questa prima metà di campionato, ma il titolo di capocannoniere della squadra appartiene a Kamila Dubcovà, autrice finora di 7 centri in Serie A, simbolo che il Sassuolo non è solo Bugeja. Infatti il tecnico Gianpiero Piovani, in Emilia dal 2018, ha trovato la quadra giusta con un solido 4-3-1-2 e tanta fantasia in attacco, con la ragazzina di Malta adattabile sia come vertice alto del rombo di centrocampo che come punta. Il Sassuolo infatti, dopo la Juventus, è in compartecipazione con l’Empoli la squadra più prolifica del campionato, con 23 gol all’attivo. Le frecce neroverdi però non avranno vita facile contro la retroguardia rossonera, che è la migliore difesa della Serie A con 4 reti subite. Inoltre, tutti i gol incassati dalla squadra di Ganz sono arrivati da palla inattiva: uno sugli sviluppi di un corner, uno da punizione di seconda e due rigori. I calci da fermo sono il tallone d’Achille di tutto l’ambiente Milan: anche i colleghi del maschile hanno questa debolezza. Contro il Sassuolo, i tifosi rossoneri si augurano di scongiurare questa tendenza.
I PRECEDENTI SORRIDONO
Il Sassuolo fa paura, ma il recente passato rende le rossonere più sicure delle proprie potenzialità. I precedenti infatti sorridono al Diavolo: 2 vittorie e un pari, con 8 gol fatti e 4 subiti. Il miglior marcatore milanista è, tanto per cambiare, Valentina Giacinti, autrice di 3 centri con la maglia rossonera contro i neroverdi. Il numero 9 proverà a tornare in gol dopo essere rimasta a secco contro la Fiorentina, prima partita dove non ha timbrato il tabellino dopo 6 gare consecutive a segno. Un centro contro il Sassuolo sarebbe il modo migliore per chiudere un anno davvero formidabile per la bergamasca.
Credit Photo: Fabio Vanzi