Milan-Roma, giocata al PUMA House of Football e valida per la 4° giornata della Poule Scudetto 2025, è terminata 3-1. Era stata Evelyne Viens a portare in vantaggio le giallorosse, salvo poi essere riprese dall’altra Evelyn, Ijeh, e poi ribaltate dalle fiammate di Chantè Dompig e di Giorgia Arrigoni. Altra vittoria casalinga contro le Campionesse d’Italia in carica per il Diavolo che termina l’andata della seconda fase da imbattuta, con 1 vittoria e 3 pareggi, scoprendosi grande; si spengono invece totalmente anche le ultimissime speranze di rimonta Scudetto per le capitoline.
Le pagelle delle migliori delle due formazioni:
MILAN:
E. IJEH 7,5: è la vera fuoriclasse di un Milan che si sta scoprendo sempre più grande. Come in ogni partita si comporta da boa, rimbalza sul pressing avversario e gioca di sponda. Piazza la zampata vincente per il pareggio rossonero e manda in porta le compagne, come quando serve sulla sinistra la sua partner in crime, Dompig, che fulmina Isabella Kresche sul suo palo per il sorpasso milanista. Ancora un gol e un assist per l’attaccante svedese classe 2001 che arriva a 13 G/A in 22 partite.
G. ARRIGONI 7: nel primo tempo è da tutte le parti: corre come un’indemoniata e non lascia mai respirare la manovra delle centrocampiste della Roma, combatte su tutti i palloni e ne recupera la maggior parte, avviando poi i contropiedi delle sue. Cala leggermente nella seconda metà, comprensibilmente dato l’enorme dispendio dei primi 45 minuti, e si presenta più raramente nelle zone calde dell’area avversaria; quando però ha l’opportunità di calciare non si lascia intimidire: a tempo ormai scaduto raccoglie un pallone che scivola fuori dall’area romanista, controlla e con il piede mancino lascia partire un bolide che si infila sotto l’incrocio dei pali per il 3-1 del Milan: iniziano ad essere poche le parole per descrivere l’enorme crescita di questa ragazza.
N. SORELLI 7: un’altra giovane promessa che cresce sempre di più e si prende sempre più responsabilità nell’impostare e trascinare la squadra nelle zone offensive. Tiene a bada Viens per 86 minuti più recupero, in una partita in cui la compagna di reparto, Julie Piga, non compie la solita e solida prestazione di sempre. Non si lascia intimidire nemmeno da Valentina Giacinti che, servita da una palla illuminante di Manuela Giugliano, calcia a botta sicura ma trova proprio la copertura del difensore centrale italiano classe 2005 che riesce, in questo modo, ad evitare il 2-2 delle ragazze di Alessandro Spugna.
ROMA:
E. VIENS 6,5: gela immediatamente i tifosi di casa grazie alla sua velocità nel freddare Laura Giuliani dopo 4 minuti per il vantaggio della Lupa. Gli unici istanti in cui la Roma può dunque credere di aver messo in discesa la partita vengono creati proprio dall’attaccante canadese classe 1997. Per il resto della partita combatte con la retroguardia rossonera tentando di calamitare più palloni possibili: non è un compito facile e le sue compagne sicuramente non lo semplificano.
M. GIUGLIANO 6,5: resta il metronomo della Roma anche in una serata tutt’altro che semplice: si propone sempre e sbraccia anche qualche volta quando le compagne non la servono. Effettivamente è lei a creare le poche occasioni per le ospiti: nasce da lei il vantaggio romanista, grazie ad un lancio preciso per la corsa di Frederikke Thogersen che crossa, prima della ribattuta decisiva di Viens, e illumina la strada a Giacinti con una palla con il contagocce che non si trasforma in rete solo grazie allo stupendo intervento di Sorelli. Rimane l’unica flebile luce giallorossa in un inferno totalmente buio.
L. DI GUGLIELMO 6: dalla sua parte c’è Monica Renzotti e, vedendo le ultime partite, non è un cliente comodo. Riesce a limitarla non permettendole mai di arrivare sul fondo o di saltarla in maniera troppo semplice ed è infatti l’unica a non essere stata decisiva nel tridente del Diavolo. Anche per questo però manca totalmente il suo appoggio alla fase offensiva: raramente si sovrappone e si affaccia sull’altra trequarti del campo, quando lo fa immobilizza il mondo rossonero con un inserimento sul secondo palo e un colpo di testa che, però, non trova gloria: vedendo questa occasione, forse, avrebbe potuto osare di più.