Dal suo arrivo come tecnico della Juventus Women, Massimiliano Canzi ha visto la sua squadra perdere soltanto due volte. La sconfitta rimediata al “Pozzo” contro la Fiorentina è particolarmente difficile da digerire per via del momento delicato della stagione in cui è stata incassata, proprio nella seconda, decisiva fase, dopo un pareggio beffa al “Vismara” contro il Milan e prima del turno di riposo.
Il tecnico bianconero ha aperto la conferenza stampa post-partito rendendo onore alla Fiorentina, che ha meritatamente portato a casa i tre punti e che ha saputo contenere la forza e la compattezza della Juventus, invece incapace di riproporre il proprio gioco offensivo e cinico, dando luogo a una partita il cui risultato parla da solo: «Nel primo tempo non abbiamo fatto bene, e neanche nel secondo: abbiamo perso 2 a 0, è inutile arrampicarsi sugli specchi. Sicuramente abbiamo preso gol in un momento in cui stavamo cercando di capire che partita fosse: loro avevano cambiato, come immaginavamo, sistema di gioco, ci siamo perse una marcatura e abbiamo preso gol, cose che possono capitare, e noi siamo state troppo poco pericolose. Nel secondo tempo abbiamo fatto un buon possesso e qualcosa di più, ma non abbastanza», ha cominciato, aggiungendo che, inoltre, è impensabile che una formazione che gioca così tante partite nel corso di un anno possa essere sempre in grado di conquistare i tre punti, perché una sconfitta è sempre dietro l’angolo ed è normale: «Abbiamo giocato male, perché ci sta ogni tanto giocare male, e non si può sempre pensare di fare prestazione, non si può pensare di essere sempre al top, ne siamo coscienti e l’analizzeremo.»
Le partite macinate dalle ragazze fino a questo momento non devono essere viste come un alibi per la sconfitta, quanto come un motivo d’orgoglio: se la Juventus è arrivata a questo punto della stagione con un vantaggio cospicuo e una rosa competitiva è merito, tra le altre cose, di una squadra che ci ha creduto e di un gruppo che ha dato fondo a tutte le sue energie per fare in modo che accadesse: «Stiamo arrivando a fine stagione, e qualcuna è stanca, abbiamo già avuto durante l’anno una fase in cui abbiamo fatto più fatica, capita a tutte le squadre; oggettivamente, in questo momento, qualcuna in particolare sta sottoperformando per la stanchezza, ma non mi sento di dire che qualcuna si senta già arrivata, perché se aveste visto gli occhi nello spogliatoio capirete che non è così. Tante di loro hanno dato veramente tanto fino adesso e, essendo noi corti, dobbiamo dare loro un po’ di respiro: sono le stesse ragazze che ci hanno portato fino a qui, a cinque giornate dal campionato con ancora buoni punti di vantaggio; è la seconda partita che perdiamo in un anno, è difficile da digerire proprio perché vediamo il traguardo abbastanza vicino, e quindi è una cosa che ci dà particolarmente fastidio. Analizzandola, però, con lucidità, penso ci possa anche stare, e dobbiamo cercare di recuperare energie e di compattarci, tutti insieme perché, come siamo arrivati in questa situazione tutti insieme, se ne esce tutti insieme», ha dunque dichiarato, sottolineando che le ragazze usciranno da questo momento di difficoltà, che può capitare a tutte le squadre ed è fisiologico, proprio grazie alla forza che contraddistingue il gruppo.
Il turno di riposo arriva in un periodo “scomodo” per la squadra, che vorrebbe immediatamente scendere in campo a cancellare la sconfitta e a dare un segnale alle dirette inseguitrici, che potrebbero approfittare del passo falso per accorciare le distanze: «Quando si perde c’è la voglia di giocare subito, e il fatto di non poterlo fare dà un po’ noia, però sicuramente ci dà tempo per poter lavorare e per recuperare qualche ragazza che in questo momento è fuori e non possiamo averla d’aiuto, è una cosa che ci potrà tornare utile.»