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Massimiliano Canzi, tecnico della Juventus Women, al termine della gara contro il Milan vinta con un convincente 3 a 0, ha risposto alle domande dei media presenti in sala stampa:“Da quando è iniziata la stagione stiamo bene, anche fisicamente. Stando bene fisicamente fai risultato, attacchi di più, pressi di più. Quando si dice che vincere aiuta a vincere è la verità, e poi stiamo anche subendo poco”.

Ancora una volta, la parola d’ordine per la squadra è “prestazione”, quello su cui le bianconere devono lavorare in allenamento e mettere in pratica una volta in campo, e i risultati dimostrano che questa mentalità è vincente: “Nelle ultime partite non abbiamo sbagliato l’approccio alla gara, e mi piace sottolinearlo. Al di là del goal, perché quello può arrivare anche di fortuna, è difficile recuperare mentalmente una partita che hai approcciato male. Alle ragazze lo dico sempre: noi dobbiamo pensare a lavorare sulla prestazione, poi il risultato a volte arriva, a volte no, però noi dobbiamo lavorare sempre sulla prestazione, e devo dire che su quest’aspetto sono state molto brave”.

Il mister bianconero si è dimostrato soddisfatto sia per il risultato sia per la prestazione delle Juventus Women che, di fatto, non hanno permesso al Milan di diventare pericoloso, se non in pochissimi guizzi delle rossonere. Se in fase difensiva hanno marcato bene a uomo tutte le calciatrici e sono uscite bene dalle situazioni complicate, in fase offensiva le bianconere hanno giocato un match aggressivo costruendo moltissimo: “Noi giochiamo a uomo nella fase difensiva, alcune volte cerchiamo magari la superiorità in qualche zona di campo. Gli accoppiamenti sono una cosa su cui lavoriamo tanto. In fase di non possesso abbiamo indovinato anche le marcature e fatto bene, però credo che abbiamo fatto anche un’ottima fase di possesso”.

La partita contro l’Arsenal, con il fischio d’inizio fissato per martedì 12 novembre alle ore 18:45, diventerà un pensiero per la squadra a partire da oggi, e la squadra si preparerà fisicamente e tatticamente per essere in condizione di fare risultato: “Fino adesso abbiamo giocato molte partite uomo su uomo, e anche tante le abbiamo giocate con delle marcature, alcune in altre zone di campo con degli scivolamenti a zona. Non abbiamo ancora pensato alla partita con l’Arsenal, e cercheremo di fare il meglio possibile. Sappiamo di potercela giocare con chiunque, e cercheremo le soluzioni migliori sotto l’aspetto tattico pur sapendo che poi quello che conta è l’aspetto mentale e l’approccio alla gara”.

Nonostante l’allenatore sia alla guida della squadra da pochi mesi, si vede che ha lasciato un’impronta sull’atteggiamento e sul clima all’interno dello spogliatoio, perché il pensiero costante delle ragazze non è giocare per sé stesse, bensì per la squadra, e lavorare come squadra, cedendo il posto anche alle altre compagne. Un altro punto importante affrontato è il momentaneo primato in classifica, difficile da preventivare a inizio stagione: “È difficile fare previsioni. Come abbiamo sempre detto, lavoriamo partita per partita, e in questo momento non stiamo a guardare le distanze. Fa piacere essere davanti, perché è inutile negarlo. In questo momento siamo il migliore attacco e non siamo la miglior difesa, anche se si è ridotto il gap che c’era con le altre squadre. Abbiamo ancora dei margini di miglioramento. Non è facile combattere su due fronti, tre con la Coppa Italia, dove non puoi regalare niente a nessuno, altrimenti rischi di non passare il turno. Ho la possibilità di far ruotare le ragazze, e l’hanno capito. Lo spirito all’interno della squadra è buono, quindi non ci sono musi lunghi. Tutte stanno giocando: chi non gioca dall’inizio, subentra e diventa importante, chi magari non subentra gioca la partita dopo, e questo sempre grazie alla rosa che mi è stata messa a disposizione”.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.