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La vittoria delle Juventus Women con un sonoro poker alla Fiorentina, per Martina Rosucci, rappresenta una doppia vittoria: oltre ad aver regalato alle bianconere altri tre punti preziosissimi e la momentanea vetta della classifica, la numero 8 ha anche ritrovato il goal dopo due anni difficilissimi a causa del suo terzo infortunio importante in carriera.

La calciatrice bianconera sentiva, dentro di sé, che la partita contro le viola sarebbe stata speciale per lei, che ha avuto uno spezzone importante di gara per provare a essere determinante, cosa che ha poi fatto dopo un’azione frutto di uno splendido gioco di squadra«Appena sono entrata in campo ho sentito che c’era un’energia speciale, ma mai avrei pensato di tornare a segnare. Sto vivendo emozioni fortissime in questo momento ed è difficile spiegarle a parole», ha dichiarato nell’intervista post-partita.

Martina Rosucci si è poi concentrata sulla compattezza del gruppo, che sta dimostrando di volta in volta di essere sempre più squadra, prendendo come esempio la sua stessa rete, arrivata a pochi minuti dallo scadere su assist di una generosissima Amalie Vansgaard: «Penso, però, che la forza del nostro gruppo, quest’anno, sia racchiusa proprio nella mia rete. La giocata altruista di Amalie è straordinaria, giochiamo sempre l’una per l’altra ed è proprio questa la nostra forza. C’è un attaccamento straordinario a questa maglia e deve essere sempre così.»

Ad assistere a questa partita, così speciale per la centrocampista bianconera, c’era anche una persona a lei molto cara«Oggi, qui a Biella, c’era mio papà in tribuna, ma sono sicura che mia mamma e mio fratello mi avranno seguita anche loro, da casa. È stata una serata perfetta.»

Martina ha poi terminato l’intervista parlando brevemente della sua condizione fisica, di come si senta in fiducia e di una piccola promessa che aveva fatto a una compagna di squadra prima del calcio d’inizio in un giorno particolare: «Sono una persona nuova, mi sento benissimo e mi godo questa felicità, a partire dai piccoli episodi positivi. Questa sera, prima di entrare in campo, Cantore mi ha chiesto di farle un regalo di compleanno e, dunque, questo gol è anche suo in un giorno così speciale per lei.»

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.