Martina Rosucci al Nitto ATP Fan Village di Piazza San Carlo a Torino. La centrocampista della Juventus Women parla di calcio femminile e non solo insieme a Pierluigi Pardo.

TORINO
«Sono gelosa di questa città, mi arrabbio con chi ne parlo male. Se Torino non ti piace vuol dire che non la conosci. È una città misteriosa e introspettiva. Si respira molta Storia, non è la classica città alla moda ma è cambiata molto dopo le Olimpiadi. Non è un caso che le ATP si svolgano qui. C’è una magia che si respira. A bisogno di sentirsi viva, quando ci sono gli eventi Torino si fa sentire pronta. Ed è di un’eleganza incredibile, la amo di notte e faccio i tour del centro. E poi c’è la Juve».

SUPERGA
«Più di ogni altra storia unisce le fazioni. È bello come nel giorno dedicato a Superga tutti si uniscano. Il Grande Torino non si dimentica e si ha un profondo rispetto. Mi piace che si innalzi nel cielo a ricordo di quanto accauduto».

33 VITTORIE CONSECUTIVE
«La nostra forza come Juve e come Nazionale sta proprio nel risultato sportivo. Quando devi sconfiggere delle barriere è quello che ti aiuta. Vincere non è mai semplice, ci stiamo affacciando in Europa per provare a dire la nostra in un Paese in cui si fa fatica a dare alla donna a un certo ruolo».

CHAMPIONS
«Col Servette abbiamo fatto il nostro dovere, potevamo fare qualche gol in più. Col Chelsea è stata la prima partita di livello ma potevamo raccogliere un punto, c’è un po’ di rammarico. Anche se ce la siamo giocata fino alla fine con le vice campionesse in Europa. Il Wolfsburg è una delle squadre più forti della storia del calcio femminile e fisicamente sono delle bestie. Siamo vive e giovedì ci giocheremo la qualificazione. Queste due partite ci hanno dato la consapevolezza che manca qualcosa ma non siamo distanti. Non avevo mai avuto questa sensazione in passato. Ma il livello è altissimo, io a fine partita avevo il mal di testa per la concentrazione. Serve abitudine a stare sul pezzo e non sbagliare mai, perché ti puniscono».

SERIE A FEMMINILE
«Il livello si sta alzando. Non ci sono solo più due sqaudre di vertice ma 4-5. La differenza con le altre squadre per noi è che abbiamo due squadre forti. A volte quelle che entrano fanno meglio di quelle che stanno giocando. Spesso le avversarie»

TOP CLUB IN EUROPA
«Se parliamo di Lione, Barcellona, Chelsea, City sono squadre in cui posso capire che qualche giocatrice voglia sognare di giocarci. Ma per le altre non è così. Il mio sogno è restare alla Juventus Women per arrivare a quel livello. La Juve deve arrivare lì». 

RAPPORTO CON LA JUVE MASCHILE E LA SOCIETA’
«I tifosi ci seguono,  si percepisce che siamo una cosa sola. So che i ragazzi guardano le nostre partite e che ci conoscono. Abbiamo fatto degli eventi insieme, anche. Si percepisce che siamo sotto lo stesso tetto. Molti giocatori hanno fatto dei video per incentivare le persone a seguirci allo Stadium. Anche Agnelli e la società sono presenti e si fanno sentire. Ora che stiamo raggiungendo quella dimensione europea la società ci è più vicina. Ricordo che il primo anno abbiamo fatto un evento con Jeep e Agnelli ci disse che a lui interessava la dimensione europea. Agnelli crede a noi e a quello che stiamo facendo. È bello pensare che l’altra sera in campo eravamo 7/11 di quelle che c’erano il primo anno».

PROFESSIONISMO
«È una questione di tutele, non di soldi. Io ho 29 anni e faccio una vista da professionista dai 16. Ma per lo stato è solo un hobby. Non ho avuto tempo di lavorare e fare altro. Sto per laurearmi in Scienze Motorie e ho avuto delle difficoltà di tempo. Stiamo combattendo per ottenerlo, dopo gli Europei di questa estate dovremmo firmare i nostri primi contratti. Stiamo lottando soprattutto per le ragazze che verranno».

RIVALI SCUDETTO
«Il Sassuolo sta avendo continuità. Ha fatto un buon mercato ed ha sia qualità sia fisicità, nella prossima partita avremo lo scontro diretto. Secondo me la Roma è la squadra più competitiva, ha qualcosa in più del Milan che ha cambiato troppo e sempre. Hanno calciatrici di valore ma non hanno un equilibrio che dura da anni. La Roma è la squadra che in questi anni ci ha messo più in difficoltà».

MONDIALE E BAMBINE CHE GIOCANO A CALCIO
«È stato una campanella sul popolo italiano. Italia-Australia in una domenica a pranzo ha suscitato un qualcosa di nuovo negli italiani. È stato l’evento che ha lasciato qualcosa di positivo. Da quel momento ci riconoscevano per strada e ci parlavano di calcio, senza più fare domande stupide o imbarazzanti. Poi c’è stato il dato delle bambine iscritte alla Scuola Calcio. Abbiamo risvegliato nei genitori il sogno per le bambine che prima avevano solo nei bambini maschi. Quel Mondiale ci è costata una fatica incredibile ma è stato bello anche così. Una bambina che gioca a calcio deve essere una cosa normale».

NAZIONALE
«Abbiamo due partite importantissimo con Svizzera e Romania. Dobbiamo assolutamente qualificarci per il Mondiale anche se sarà difficile visto che passa solo la prima. Quest’anno ci saranno gli Europei che secondo me avranno una qualità superiore al Mondiale. Passeremo prima da queste due partite per dare continuità a quello che stiamo facendo».

ATP FINALS
«Domenica sera ho visto la partita e mi è dispiaciuto tantissimo per Berrettini. È come arrivare in finale di Champions all’Allianz e farsi male. Io sono passata da due gravi infortuni e so quanto può far male. Ora c’è un’opportunità per Sinner, guardiamo il lato positivo».

PUREZZA DEL CALCIO FEMMINILE
«Non mi piace fare paragoni tra maschile e femminile, perché secondo me non sono mai positivi. Credo che anche i ragazzi giochino con passione nonostante i guadagni. Anche loro hanno tanti momenti in cui soffrono che noi non vediamo. Noi siamo pure, traspare quello che viviamo, ogni gol è una festa. Se segna una compagna che non segna da tanto è una doppia festa. C’è un’umanità che è in noi che non so se derivi dal fatto di essere donna. Cercheremo di portare avanti questa purezza e questa voglia di emozionare che è spontanea. Il popolo italiano ha bisogno di emozionarsi, noi siamo dei romantici».

SUPERLEGA
«Su questo argomento non ho un pensiero. Non si è parlato di Superlega femminile, e non voglio parlare di quella maschile. Abbiamo tante competizioni a cui pensare, il resto non mi compete. Siamo concentrate sul professionismo».

WOLFSBURG
«Sono al top in Europa, hanno un impatto superiore anche al Chelsea. Magari il Chelsea ha personalità superiori ma il Wolfsburg è più squadra e sono più compatte».

Credit Photo: Andrea Amato

Redazione
Mi chiamo Giulia, classe ’93. Dopo il liceo scientifico ho iniziato a mostrare interesse a tutto ciò che riguarda sport, postura e movimento decidendo quindi di intraprendere la carriera come massoterapista e scienziata motoria. Attualmente lavoro presso la palestra ICOS di Milano e collaboro con A.C.D. Sedriano e A.S.D. Redentore calcio femminile.