Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Stasera alle ore 18 allo Stadio Pozzo di Biella si giocherà una partita che, nonostante sia l’unico posticipo della quarta giornata di Serie A, potrebbe determinare il primo tentativo di fuga di una delle due squadre coinvolte: dopo le prime tre giornate del campionato, infatti, Juventus Women e Fiorentina si trovano appaiate a nove punti, avendo vinto tutte e tre le gare precedenti; è dunque facile intuire che, in caso di vittoria, una delle due squadre si proietterebbe al comando della classifica.

Alla vigilia del big match, l’allenatore delle Juventus Women Massimiliano Canzi è stato intervistato e ha per prima cosa affrontato recente e dolcissima vittoria delle Juventus Women ai danni del Paris Saint-Germain, definitivamente eliminato dalla Champions League. Pur prospettandosi due partite complicatissime sulla carta, le bianconere hanno trionfato sia a Biella sia a Parigi e si sono meritatamente conquistate l’accesso alla fase a gironi dopo un anno di assenza dalla massima competizione europea per club. Al termine del doppio confronto, sia le ragazze sia l’allenatore hanno finalmente realizzato di aver compiuto un’impresa, e che la Champions League sarà un ottimo metro per constatare il livello di preparazione per la squadra: «La sensazione è quella di aver fatto qualcosa di grande: basta andare a rivedere i commenti immediatamente successivi al sorteggio del Round 2 e ci si rende conto di quello che abbiamo fatto. Sarà qualcosa che influenzerà, e non possiamo che esserne molto felici, la nostra stagione – che sarà molto intensa – perché porta conseguenze positive sull’annata che vivremo. L’accesso alla fase a gironi della Champions League ci offre l’opportunità di confrontarci con realtà molto forti.»

Dopo il sorteggio di Nyon, la Juventus ha conosciuto le squadre che l’accompagneranno nel Girone C, e mister Canzi ha dunque speso due parole riguardo ogni prossima avversaria in chiave europea, sottolineando quanto le formazioni che le sue ragazze affronteranno siano di grande valore, compreso il Valerenga, che potrebbe rivelarsi una squadra outsider e sorprendere al suo debutto assoluto della competizione, mentre i nomi “Arsenal” e “Bayern Monaco” parlano da soli: «Affronteremo due club con grandissimo blasone come Bayern Monaco e Arsenal e saranno sicuramente delle splendide partite. E in più il Valerenga: una squadra di ottimo livello che sta stravincendo il proprio campionato nazionale e che è anche in una condizione atletica ottimale viaggiando ormai verso la fine della loro stagione. È un girone difficile ma stimolante, dovremo essere ancora più bravi a gestire le energie fisiche e mentali.»

A partire dalla prima giornata di campionato a oggi, le bianconere hanno vinto tutte e cinque le partite giocate, comprese quelle di Champions League, cosa che ha sicuramente dato un’iniezione di fiducia importante alla squadra, ma l’avversaria non va sottovalutata, e il doppio confronto contro il Paris Saint-Germain potrebbe farsi sentire sul piano fisico e, dunque, penalizzarle: «Sotto l’aspetto psicologico arriviamo con grande consapevolezza della nostra forza e delle nostre qualità. Detto questo giochiamo contro una squadra a punteggio pieno come noi, sappiamo che sarà una partita difficilissima. Mi sento di poter dire che non arriviamo al top, abbiamo comunque disputato la doppia sfida al PSG senza delle giocatrici fondamentali e con Bonansea che è stata a mezzo servizio e, nonostante questo, decisiva. Mi piace pensare che non siamo al massimo del potenziale che possiamo esprimere.»

Mister Canzi ha messo in evidenza i punti di forza delle gigliate, compresa la figura di Sebastian De La Fuente, il loro allenatore da ormai un paio d’anni, che ha instaurato un bellissimo rapporto con la sua squadra e un’intesa vincente, contando che le sue ragazze si trovano anche loro al primo posto momentaneo e che lo scorso anno hanno disputato un’ottima stagione; inoltre, le viola hanno un gioco molto offensivo che concede anche poco e cerca di mettere sempre in difficoltà le avversarie: «La Fiorentina è una squadra che prova a giocare sempre, dà pochissimi punti di riferimento e fa un calcio molto “spagnolo”. È al secondo anno con lo stesso allenatore e a inizio stagione questo è un vantaggio competitivo molto importante perché non devi ricominciare da zero. Avere Sebastian De La Fuente – che, oltre a essere un bravo tecnico, è un’ottima persona che riesce a costruire un buon rapporto con le proprie giocatrici – come allenatore per loro è un grande vantaggio.»

Quella di stasera sarà anche una sfida tra il miglior attacco del campionato, vale a dire quelle delle padrone di casa, e la miglior difesa, ovvero le viola. A proposito della fase difensiva, mister Canzi ha messo a tacere tutti i focolai di polemica delle scorse settimane riguardo i troppi goal subiti dalle bianconere. Dalla partita contro le gigliate si aspetta che le sue ragazze giochino puntando molto sulle ripartenze e sul tamponare i tentativi di andare in goal delle avversarie«Noi abbiamo passato delle settimane in cui sembrava che il nostro problema cruciale fossero i gol subiti. Poi ne abbiamo presi solo due contro una squadra di caratura internazionale – semifinalista in Champions League la scorsa stagione – come il PSG. È sempre tutto relativo in questo senso. Mi aspetto una partita in cui loro metteranno in pratica il loro gioco basato molto sul possesso del pallone, mentre noi cercheremo di limitare i loro punti di forza ed essere bravi a ripartire. Le ripartenze sono qualcosa che, per caratteristiche delle nostre giocatrici, facciamo molto bene. Sarà sicuramente una sfida tosta.»

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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