credit photo: Emanuele Colombo - photo agency Calcio Femminile Italiano

Il Team Talk di questa settimana, andato in onda nei canali della Fiorentina ha ospitato Madelen Janogy. L’attaccante svedese si è immediatamente concentrata a parlare della tredicesima giornata di campionato di serie A: le gigliate, infatti, giocheranno in casa al Viola Park contro la Juventus. La partita tre le due squadre che al momento occupano le prime due posizioni in classifica non ha bisogno di presentazioni per la numero 9 delle Viola che si è detta consapevole di come le bianconere si siano quest’anno rafforzate. D’altra parte però anche le ragazze di Firenze hanno le loro certezze e i propri punti di forza, e possono essere pericolose in campo (specie se si tratta di quello amico).
E’ molto divertente giocare contro le squadre migliori del campionato. Contro la Juventus abbiamo disputato delle partite molto complicate, è una squadra molto capace ma anche noi lo siamo. Si tratta di gare che tutte vorrebbero affrontare perché sono molto equilibrate. Sarà una battaglia di 90 minuti. Quest’anno loro sono molto forti, le abbiamo già affrontate una volta e ne abbiamo avuto la prova sul rettangolo verde: sì, probabilmente è la squadra contro cui è più difficile giocare in questo momento. Questo mi motiva ulteriormente perché sono convinta che quando ci muoviamo nel modo giusto diventiamo pericolose. Ora possiamo nuovamente sfidarle e mostrare il nostro valore“.

Janogy ha poi ripercorso un po’ della sua esperienza in Women’s Champions League perché quanto ottenuto è arrivato grazie al contributo di tutta la squadra. La Fiorentina sta seguendo un percorso di crescita evidente quando è in campo e ogni calciatrice fa la propria parte per raggiungere l’obiettivo. Questo può portare nel tempo a diventare incisive anche nel panorama europeo.
Direi anche il gol contro l’Ajax che è stato importante per diversi aspetti: abbiamo dimostrato che la Fiorentina sta intraprendendo un percorso di crescita che riguarda anche la consapevolezza di squadra che ha capito di essere molto forte. Muovendoci nel giusto modo, in futuro potremmo aver voce in capitolo anche in Champions League. Quella rete secondo me ci ha dato una spinta positiva anche per la stagione di campionato perché siamo più sicure di noi quando giochiamo. Chi ha visto la partita, sa che nonostante io abbia segnato il merito appartiene a tutte: siamo state brave a mostrarci unite e quando lo facciamo possiamo battere parecchie squadre“.

Sul suo modo di porsi alle sfide che settimana dopo settimana le si pongono davanti la svedese ha raccontato di come ogni partita sia per lei fondamentale quanto una finale, e che mira a scendere in campo sempre al proprio meglio.
Qui non ne parliamo tanto ma, e parlo per me, ogni partita giocata è come una finale perché ci sono molte squadre che si trovano dietro di noi e la classifica ad oggi è molto corta. Per questo credo sia importante essere preparate, lavoro molto per questo. Non si può scendere in campo senza pensare che sia importante, che si possa dare solo il 50% perché penso che non sia così che si vince il campionato. Questa è la ragione per cui devo essere al 100% in ogni partita (non importa se contro di me ci sia la Juventus, il Napoli o la Sampdoria) ma anche durante gli allenamenti settimanali.
Questo – ha aggiunto –  è un passo in avanti, tutti si renderanno conto del nostro miglioramento, tutto dipende da come lavoriamo. 

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.

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