Non c’è luce in fondo al tunnel della Fiorentina Femminile, è sempre più buio pesto. Non c’è reazione, non c’è gioco, non c’è niente. È come se le ragazze viola si siano lasciate andare al loro destino. Questo è quello che si avverte se andiamo a rivedere gli ultimi match giocati dalla compagine viola, salvo la gara col Verona. Rimangono tanti interrogativi senza risposta di fronte ad una situazione che proprio non accenna a migliorare. Eppure questa squadra è stata costruita per ben altri obiettivi. Invece la situazione è più tragica che mai. La seconda sconfitta consecutiva della Viola in terra milanese non cambia le carte in tavola. La classifica vede ancora le toscane a più tre dalla zona retrocessione. Questo grazie alla vittoria della Lazio sul campo del Napoli nello scontro salvezza. Il rigore realizzato dall’ex viola Ferrandi è ossigeno puro per la compagine gigliata. Ora ci saranno tre settimane di stop prima di rientrare in campo il 24 aprile nel big match contro la Roma. Dopo ci sarà il doppio scontro salvezza con Pomigliano ed Empoli. Ma come finirà questo campionato nessuno può saperlo.
L’Inter conferma la crescita del gruppo iniziata quando è stata presa una grande allenatrice come Rita Guarino che ha dato una sonora lezione alla collega Patrizia Panico. Le nerazzurre hanno chiuso la pratica già nei primi quarantacinque minuti grazie alla doppietta di Marta Pandini, ottenuta grazie anche alle ingenuità difensive della Fiorentina. Per il resto della gara le padrone di casa non hanno dovuto fare altro che controllare le sortite offensive confusionarie delle ospiti. Salvo due chance clamorose negli ultimi dieci minuti, l’estremo difensore milanese Durante non è stata mai praticamente impegnata. Al contrario, Schroffenegger ha dimostrato ancora una volta di essere un numero uno più che affidabile nonostante la sconfitta. Il modo migliore per festeggiare il suo ritorno in Nazionale.
Rimane da capire perché la società ACF Fiorentina continui a insistere su un tecnico che nonostante due settimane di ritiro non riesce proprio a prendere in mano la squadra. Ma ormai, a tre giornate dalla fine, sarebbe anche inutile cambiare. Ormai soltanto le ragazze in campo sono artefici di quello che sarà il loro destino. Certo è che, se la Fiorentina retrocederà in Serie B, grande responsabilità sarà anche loro. Ormai lo spogliatoio è visivamente spaccato. Comandano le veterane e le giovani si sono messe da parte, in tutti i sensi. Se la prossima stagione la Fiorentina vorrà ripartire dovrà scegliere accuratamente da quali elementi. Fino ad allora, a Firenze, non si aspetta altro che il fischio finale dell’ultima gara di questo campionato maledetto.
“Ci aspettano tre finali – dice Vero Boquete al termine della gara –. Due sono scontri salvezza l’altro è un match difficile. Tocca a noi andare in campo e dimostrare di voler restare in Serie A a tutti i costi”. Aggiunge poco o nulla la coach Panico che parla di: “un buon secondo tempo dal quale ripartire”. Ma a scorrere i commenti sotto le dichiarazioni, sono più numerose le richieste di esonero o dimissioni che i commenti a sostegno dell’allenatrice.
Panico non si è rivelata all‘altezza, se non fosse impegnata con la Pro Sesto, credo che Maria Macrì riuscirebbe a fare i punti sufficienti per la salvezza.
Alla Fiorentina ora servirebbe però unione tra le ragazze che vanno in campo, una retrocessione è un pessimo biglietto da visita anche dal punto di vista individuale, per il orosieguo delle loro carriere…