All’andata era stato il sinistro di Valentina Cernoia a portare alla Juventus i tre punti in una gara, quella a Bogliasco, che per oltre un’ora è stata sulla parità.
La capolista con il miglior attacco e la miglior difesa, in questa fase di stagione, affronta le blu-cerchiate di Cincotta che segnano poco ma grazie al loro gioco chiuso e tattico mettono in difficoltà anche le formazioni più forti e dinamiche. La Sampdoria che grazie alla vittoria sul Napoli ha conquistato la certezza della permanenza nella massima serie, con quattro giornate di anticipo, e pertanto avrà la giusta rilassatezza per affrontare una gara in tutta rilassatezza.
Montemurro propone un nuovo modulo: 4-4-2 con Peyraud tra i pali, Hyyrynen-Gama-Bonfantini e Lenzini in linea difensiva, Zamanian-Bonansea-Grosso e Caruso in centro campo, ed infine Girelli-Nilden in attacco. Un modulo che subisce le fatiche di Lione ma che esprime tutte le possibilità che il tecnico ha nella propria rosa e che può osare nelle situazioni più svariate.
Le doriane di Antonio Cincotta propongono un 4-3-1-2 con Ortiz in porta, Boglioni-Spinelli-Pisani e Seghir in difesa, Fallico-Rizza e Conc in centro campo con Veronica Battelani in posizione avanzata e Helmvall e Terenzi punte fisse.
Inizio di gara con una costruzione di gioco molto lavorata, da parte delle padrone di casa, con un buon possesso di palla e scambi veloci. Le avversarie marcano stretto e bloccano gran parte delle incursioni in area delle bianco-nere mantenendo un baricentro basso.
Primo vero pericolo tra i pali locali viene messo dal capitano blu-cerchiato con Stefania Tarenzi che schiaccia di testa in porta: buona l’uscita sicura di Peyraud che blocca a terra. Risponde sul fronte opposto Barbara Bonansea che calcia un destro a giro diretto in porta, con Ortiz Caniza costretta al miracolo. Grande giro palla da parte della Juve con la Samp che blocca il centro campo e chiude le ripartenze in velocità delle avversarie.
Al 27’ dalla bandierina Zamanian calcia un pallone perfetto in area, irrompe la bomber Girelli che non perdona e sigla il vantaggio Juventino. Dopo il vantaggio la pressione delle padrone di casa aumenta e gli spazi in contro piede aumentano con le doriane che subiscono la seconda rete a cura di Barbara Bonansea, che raccoglie una palla colpita di pugno da parte della numero uno, e che mette il suo sigillo tre minuti dopo la rete della compagna. Primo tempo che si chiude con il possesso di palla e di risultato a cura delle campionesse d’Italia che addormentano le rivali al centro campo senza troppi pericoli.
Ripresa che vede l’uscita di Lenzini per Matilde Lundorf con le padrone di casa a fare sempre l’andatura e co un’ altro pericoloso tiro a rete di Bonansea e la grande parata del portiere ospite. Esce anche il capitan Gama per Sembrant e subito dopo Girelli per Staskova con Bonansea per Boattin, e mister Montemurro porta il modulo sul 4-3-3: amministrando il doppio vantaggio. Le undici di mister Cincotta restano un pò chiuse nella loro metà campo alternando ritmi di gioco fluidi, e a tratti in cerca di aperture sulle fasce laterali, ma con pochi risultati. Al 30′ della ripresa viene concesso un generoso penality per la Juventus, dove dagli undici metri Arianna Caruso porta lo score sul 3 a 0.
Allo scadere di tempo la neo-entrata Caterina Bargi sigla la rete della bandiera per le Liguri. Si chiude l’incontro con il giusto risultato di 3 reti ad 1 per la capolista che voleva questa vittoria per mettere un ulteriore sigillo al campionato, che stà per terminare nel migliore dei modi, e che anche quest’oggi ha messo concentrazione e buon gioco sul campo.
Credit Photo: Paolo Pizzini