Parla così il portiere della Fiorentina Femminile Katja Schroffenegger all’edizione online di Repubblica Firenze:
Al Bayern Monaco, con Neuer tra i pali e Ribery in campo: “Li vedevo quando andavo a mensa perché non ci allenavamo nello stesso centro sportivo. Ho sempre seguito Ribery e adesso è bello averlo a Firenze, nel mio stesso club, e vedere le sue meraviglie in campo con la maglia viola”.
PROFESSIONISMO. “Soltanto quest’anno, alla Fiorentina, mi sono dedicata per la prima volta esclusivamente allo sport e alla professione del calcio. Sono passata in pochi giorni dal Bayern vincitore della Bundesliga a un club di dilettanti a Unterland, in Serie B nell’Alto Adige. Perché? In quel momento il calcio italiano e la Serie A femminile non erano ancora pronti per potersi dedicare solo a quello. Mi allenavo la sera, sono passata da aver vinto una cosa grossissima col Bayern a lavorare 40 ore a settimana più gli straordinari e con le ferie andare in Nazionale. Anche all’Inter, due anni fa, ci allenavamo la sera. Non era calcio professionistico, proprio nell’atteggiamento. Quando giocavo nell’Inter lavoravo anche a Bolzano, nel reparto comunicazione della provincia, e mi facevo 1000 km a settimana”.
TORNARE IN NAZIONALE? “Spero. Sono stata infortunata un anno, ho fatto l’Europeo 2017 e mi sono fatta male. Poi la ct Bertolini mi ha convocata ma ero arrivata al limite fisicamente, non ce la facevo più tra Serie B e il lavoro. Sono rimasta a casa un anno e adesso che ha visto che sto facendo le cose per bene, e ho le idee più chiare, mi ha richiamata”.
OBIETTIVI A FIRENZE. “Tornare a vincere, riportare la società in alto, dove merita di stare. Tra un anno e mezzo poi ci sarà l’Europeo e mi piacerebbe esserci da protagonista. Tutto passa da qui, se faccio bene qui posso fare bene là”.
FUTURO. “E’ il campo il mio futuro. Ho un contratto fino al 2022. A inizio anno ci eravamo posti degli obiettivi che adesso non possiamo più raggiungere. Allora starà a noi provarci la prossima stagione. Io sono qui per dare il mio contribuito e poi si penserà a cosa fare dopo il 2022″.
Credit Photo: Fabio Vanzi