Allegra, determinata e pronta a raggiungere grandi obiettivi in bianconero: Martina Rosucci, pilastro del centrocampo della Juventus Women, si è raccontata ieri in un’intervista social con i tifosi, condotta attraverso l’account Twitter @JuventusFCWomen, rispondendo alle domande a lei poste con l’hashtag #AskMartina. Ecco le risposte più interessanti:
Il giocatore dell’attuale rosa della Juventus a cui ti ispiri?
Risposta scontata: Claudio Marchisio!
Sei scaramantica? Hai qualche “rito” prima di ogni partita?
Si, sono molto scaramantica. Vi svelo un rito soltanto: gioco sempre con lo stesso elastico per i capelli.
Quanto conta avere un pubblico cosi numeroso alle partite?
Conta moltissimo: sembrerà scontato dirlo, ma penso veramente che i tifosi siano il nostro dodicesimo uomo in campo.
Già da bambina volevi essere una calciatrice o sognavi di fare qualcosa di diverso?
Il mio sogno è sempre stato quello di fare la maestra d’asilo e la cantante. Il calcio è venuto successivamente.
Nella zona dove sei cresciuta, c’erano delle squadre femminili? Sei stata aiutata dai tuoi genitori per realizzare il tuo sogno o volevano che facessi un altro tipo di sport?
No, non c’era nessuna squadra femminile e ho giocato coi maschi finché ho potuto: la mia prima squadra era il Paradiso Collegno. Mio papà mi appoggiava, mia mamma preferiva la danza classica, ma ora è la mia prima fan!
Come hai reagito quando hai saputo che avresti giocato con la Juventus?
Non potevo credere che fosse vero: è stato un sogno che si è realizzato molto prima di quanto mi aspettassi!
Chi era il tuo idolo da bambina?
Senza dubbio, Alex Del Piero!
Chi ti ha trasmesso questa passione per il calcio? Hai avuto a che fare con i pregiudizi della gente?
Ho iniziato grazie a mio fratello gemello. I pregiudizi della gente li affronto ogni giorno ma non mi hanno mai condizionata.
Che consigli daresti a una bambina che vuole giocare a calcio nella vita a livello professionista?
A una bambina direi, se ci crede davvero, di essere costante e perseverante nell’applicazione, senza mai lasciare per strada il proprio istinto, quello che ti viene dal profondo.
Canti l’inno della Juve?
Certo che lo canto, lo so a memoria! Quando lo hanno suonato per la prima volta ad una nostra partita è stato davvero emozionante, e Lisa Boattin si è anche messa a piangere…
Credit Photo: Juventus Women