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A Cercola, Juventus Women e Napoli si sono affrontate nel primo match al rientro dalla sosta nazionali. Dopo un avvio di gara insidioso e aggressivo, le partenopee hanno tentato di limitare i danni approfittando delle ripartenze, mentre le bianconere hanno gestito il vantaggio, pur concedendo qualcosa nelle fiammate delle azzurre.
Le reti che hanno deciso la partita, sempre corretta e senza malumori, sono state quella di Cristiana Girelli al 9′, arrivata su calcio di rigore dopo un’azione splendida di Barbara Bonansea culminata in una deviazione di mano da parte delle azzurre, quella a opera di Paulina Krumbiegel al 44′ a conclusione di un’azione altrettanto bella di Lindsey Thomas e Alisha Lehmann, e quella di Caruso da subentrata al 70′, arrivata su rigore, a siglare il definitivo 3 a 0 per la momentanea capolista di Serie A.

L’undici scelto da Massimiliano Canzi per la partita contro il Napoli è stato abbastanza inedito, se confrontato con le formazioni precedenti in campionato. Con Arianna Caruso a riposo, Eva Schatzer è salita in cattedra a centrocampo, mentre sulla fascia ha dato spazio a Lindsey Thomas. Il tridente di attacco ha visto invece Barbara Bonansea, tornata alla sua posizione naturale, Cristiana Girelli e Alisha Lehmann. Tra i pali, Lysianne Proulx alla sua seconda presenza con la maglia bianconera dopo quella di Genova contro la Sampdoria. Il 3-4-3 è stato il modulo più scelto dall’allenatore bianconero fino a questo momento, a eccezione delle partite di Champions.

È stato il Napoli a partire con il piglio giusto e a tirare per primo nello specchio con un destro alto di Lundorf, una delle sette ex nella formazione napoletana. Le bianconere hanno invece preferito attendere che le partenopee si scoprissero per partire in contropiede e imporre il loro gioco. Il pressing molto alto del Napoli ha costretto le bianconere a chiudersi in in difesa, ma le ospiti hanno approfittato di un buon pallone perso per ripartire con Bonansea, capitana della Juventus per la partita contro le partenopee, che ha proseguito la sua cavalcata fino all’area di rigore avversaria e trovato la deviazione con la mano di una calciatrice del Napoli, un gesto che ha fatto conquistare un buon calcio di rigore alle bianconere sia un momento di respiro per la formazione ospite. Il tiro dal dischetto è stato trasformato con freddezza e precisione da Girelli al 9’, andando a insaccarlo alla destra di Beretta.
Pochi minuti dopo il vantaggio, le Juventus Women hanno trovato un’irresistibile conclusione dalla distanza di Bennison, chiusa in modo provvidenziale sulla traversa da Beretta, in volo a smanacciare fuori. Girelli ha avuto un’altra occasione sul cross in area di Lehmann, ma non è riuscita a schiacciare il pallone in rete. Anche Thomas ha cercato la sua prima rete vestendo la maglia delle Juventus Women. Il Napoli non si è però arreso e, a fiammate, ha tentato di ostacolare la manovra bianconera.
Bonansea e Krumbiegel, in uno splendido uno-due, hanno mancato di un soffio il raddoppio, complice una prestazione davvero incredibile di Beretta, che ha messo il suo zampino anche in questo caso. Al 44’, a pochissimi minuti dallo scadere del primo tempo, le bianconere hanno trovato il doppio vantaggio dopo un’azione che ha coinvolto Lehmann, Thomas e Krumbiegel, l’autrice del goal: ha dovuto soltanto spingere il pallone in porta su un assist teso e perfetto della francese, aiutata nella manovra da Lehmann, che ha difeso con fisico ed esperienza il pallone fino al limite dell’area di rigore.

Anche all’inizio della ripresa le partenopee hanno avuto un atteggiamento propositivo a caccia del goal capace di riaprire la partita, mettendo in difficoltà la difesa bianconera nel rinvio dei palloni proprio grazie al loro pressing alto. Quando le bianconere sono però riuscite a uscire dalla loro metà campo, si sono subito rese pericolose: si sono divorate la rete del 3 a 0 in più occasioni, proseguendo nel loro controllo del match; le avversarie hanno faticato a ritagliarsi gli spazi per ripartire, e si sono viste stringere sempre di più le maglie bianconere attorno.
All’entrata di Caruso in campo, le bianconere hanno adottato un atteggiamento ancora più offensivo e trovato il secondo calcio di rigore per un fallo commesso sulla numero 21 bianconera, che ha anche scritto il suo nome sul tabellino dei marcatori al 70′ con il suo destro preciso e angolato che Beretta aveva intuito, senza arrivarci. Beccari, da subentrata, ha dato nuovamente prova della sua ottima condizione fisica e della sua bravura sia in fase offensiva sia in fase difensiva, andando a innescare le azioni sulla fascia da Thomas, troppo poco lucida al passaggio decisivo. Nell’ultimo quarto d’ora, anche le azzurre hanno avuto qualche timida occasione soprattutto su palla inattiva per provare a convertire i calci di punizione, trovandosi davanti il muro della difesa bianconera. Nell’ultimo quarto d’ora di gara, hanno avuto qualche minuto a disposizione anche Bragonzi e Gallo per dare forze fresche alla squadra nella gestione della gara.

Oltre alle calciatrici che hanno trovato il goal, vanno menzionate Barbara Bonansea, autrice di un’ottima gara in fase di costruzione, a cui è mancato solo il goal in un match all’insegna della generosità e dell’intelligenza tattica, ed Eva Schatzer, bravissima a dettare il gioco e a coprire quando necessario, andando a ostacolare il gioco partenopeo. Un plauso anche all’attenta difesa bianconera, che ha concesso poco o nulla e non ha mai sottovalutato la formazione avversaria.

JUVENTUS WOMEN (3-4-3): Proulx; Kullberg, Calligaris, Cascarino; Thomas, Bennison (74′ Bragonzi), Schatzer, Krumbiegel (84′ Gallo); Lehmann (64′ Caruso), Girelli (64′ Vangsgaard), Bonansea (64′ Beccari).

NAPOLI WOMEN (3-5-1-1): Beretta; Sandvej, Di Marino, Pettenuzzo; Lundorf, Giammarino, Bellucci (86′ Langella), Giordano (86′ Novellino), Moretti (54′ Giai); Banusic (65′ Sciabica); Jelcic (54′ Martinovic).

Marcatrici: 9’ Girelli (J) (P), 44’ Krumbiegel (J), Caruso (J) (P)

Ammonizioni: 62′ Di Marino (N)

Note: recupero 3′ st.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.